A Taranto passeggini vuoti in corteo per chiedere la tutela di salute e ambiente
“Taranto Libera”, “No Tempa Rossa”, “Al referendum contro le trivelle votiamo Si”. Sono questi i principali messaggi lanciati dai cittadini che oggi hanno partecipato al flashmob per la vita organizzato dal gruppo “Genitori Tarantini”, lo stesso che ha fatto affiggere in diverse città italiane i cartelloni con la scritta “I bambini di Taranto vogliono vivere”. Il tutto in collaborazione con il WWF Taranto e Taranto Lider.
Il corteo, composto da bimbi, mamme e papà, si è mosso da piazzale Democrate intorno alle 10 ed ha percorso la ringhiera del Lungomare fino a raggiungere piazza Castello. Diversi i passeggini vuoti in marcia “come testimonianza dei bambini non nati a causa dell’infertilità maschile e femminile e dei piccoli tarantini morti per l’elevato tasso di inquinamento sofferto dalla città“. Presente, tra gli ambientalisti che hanno aderito alla manifestazione, anche Fabio Matacchiera del Fondo Antidiossina onlus.
«Oggi abbiamo voluto dare voce a tre vertenze della città: Stop Tempa Rossa, I bambini di Taranto vogliono vivere e No trivelle – ha spiegato a InchiostroVerde Fabio Millarte, presidente del WWF Taranto – non è soltanto l’Ilva ad essere dannosa per i nostri figli, ma anche le scelte che il Governo compie nell’ambito della politica energetica possono essere pericolose. Riteniamo che il petrolio sia arrivato alla fine del suo percorso, per questo è importante trovare delle fonti alternative che siano realmente sostenibili per la comunità ed il territorio». L’appuntamento col referendum del prossimo 17 aprile rappresenta, quindi, un’occasione d’oro per lanciare un messaggio esplicito al Governo: il nostro mare non si tocca. E non solo quello.