Primo Maggio: a Taranto ci saranno anche Subsonica, Niccolò Fabi e Afterhours
Subsonica, Afterhours, Niccolò Fabi. Ecco altri nomi che si aggiungono a quelli di Daniele Silvestri e dei Litfiba, già ufficializzati da qualche settimana. Sono le prime notizie che arrivano dalla conferenza stampa di presentazione ufficiale del Primo Maggio tarantino – edizione 2016.
Presente, nella Casa del Cinema di Roma, una delegazione del comitato Cittadini e lavoratori liberi e pensanti. Anche quest’anno la direzione artistica è affidata a Michele Riondino e a Roy Paci con il prezioso contributo di una new entry, il cantauore tarantino Diodato. A condurre l’evento saranno Valentina Petrini, Valentina Correani e Andrea Rivera.
«Felice di essere presente a Taranto il primo maggio per la prima volta – è il commento del cantautore romano Niccolò Fabi – da musicista e da lavoratore privilegiato in una città che più di altre subisce le perversioni e il cinismo di un sistema disumano che confina gli individui a ruolo di comparse e di vittime necessarie». Sulla stessa linea il suo collega e amico Daniele Silvestri: «Le battaglie più importanti in fondo continuano ad essere le stesse, come quella che è diventata un po’ lo slogan dei cittadini e lavoratori di Taranto: stanchi di dover scegliere tra lavoro e salute. Saremo lì per dire che vorremmo uno stato che riuscisse a non mettere mai i propri cittadini davanti a una scelta del genere».
IL CAST – Dalle ore 14.00 dell’1 maggio saliranno sul palco del Parco Archeologico delle Mura Greche: Afterhours, Ghemon, Levante, Litfiba, LNRipley, Beatrice Antolini, Ministri, Luminal, Teatro degli Orrori, Niccolò Fabi, Andrea Rivera, Renzo Rubino, Daniele Silvestri, Subsonica, Selton, Giovanni Truppi. Participeranno al concerto anche alcuni tra i più talentuosi artisti tarantini: Mama Marjas, Orchestra mancina, Terraross, SFK, Fidoguido, Frank Buffoluto.
La manifestazione sarà seguita con una serie di finestre informative su Radio1Rai. La rete diretta da Flavio Mucciante sceglie di raccontare, attraverso le voci di Ilaria Sotis e Silvia Boschero, la festa dei lavoratori, con un lungo speciale in diretta che vede proprio nella città di Taranto, e nel suo #unomaggio, una delle tappe principali di una giornata ricca di eventi e significato.
RIONDINO: MAI AZIENDE PETROLIFERE COME SPONSOR
«Se avessimo accettato un solo euro da sponsor come Total oggi non saremmo qui. Il comitato sarebbe imploso. Avremmo dovuto nasconderci. Noi preferiamo essere molto pignoli nella scelta degli sponsor, a differenza di altri che predicano bene e razzolano male prendendo soldi dalle aziende petrolifere – ha detto Michele Riondino facendo riferimento al caso Tempa Rossa che vede la città di Taranto direttamente interessata come snodo finale del progetto – quest’anno siamo orgogliosi di avere dalla nostra parte, oltre alla gente che acquista il vino per supportaci, anche la società del Taranto calcio che per la partita con il Potenza di domenica prossima ci ha garantito un euro per ogni biglietto venduto».
CATALDO RANIERI: I TARANTINI EMIGRANO PER CURARSI
«La gente di Taranto è ancora costretta ad emigrare per curarsi perché non abbiamo strutture adeguate – lo ha detto Cataldo Ranieri, uno dei fondatori del comitato “Cittadini e lavoratori liberi e pensanti” ricordando il dramma ambientale e sanitario che vive la città ionica – dal 2012 è scoppiato il bubbone giudiziario dell’Ilva. In questi anni, abbiamo visto arrivare a Taranto ministri, il premier Renzi che non ha neanche voluto ascoltare i cittadini, ma ha preferito incontrare gli amici di sempre, sindacati e politici. Nel frattempo, nulla è cambiato. Quel poco lavoro che c’è avvelena gli operai e gli altri cittadini. A Renzi vorrei chiedere perché a Genova l’area a caldo dell’Ilva era incompatibile con la salute e a Taranto invece no. Perché questa disparità di trattamento?». E’ stata ribadita, inoltre, la volontà del comitato di tenere i riflettori accesi sull’emergenza tarantina puntando non solo sulla denuncia e la protesta, ma anche sulla proposta.
Per i Liberi e Pensanti “Taranto non ha bisogno di nuovi padroni né di altre catene”. Per questo il Comitato chiede una legge che garantisca lavoro e salute. La proposta di legge è stata presentata agli stessi lavoratori Ilva. Il concerto di Taranto è dunque il momento ideale per dare visibilità a questa e a tante altre lotte. In questi tre anni il palco di #unomaggiotaranto è stato il megafono di chi combatte per la bonifica della Terra dei Fuochi, di chi si oppone alle trivellazioni petrolifere, di chi prova a fermare lo sperpero di denaro pubblico per il Tav, di chi dice no alla prevaricazione militare in Sicilia nella vicenda Muos e di tanti attivisti e intellettuali che ogni giorno si impegnano per la tutela dell’ambiente, della vita e della bellezza.
Quest’anno Taranto diventerà anche la città dell’accoglienza e dell’arte. Il Comitato insieme ad associazioni, movimenti, circoli, scuole e accademie del territorio, durante la settimana che precederà il concerto #unomaggiotaranto, ha organizzato il progetto “Riconversioni”: un fitto calendario di mostre, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali, workshop, eventi sportivi e musicali. Un modo per dimostrare che Taranto non deve necessariamente vivere di sola industria inquinante e per mettere in risalto le potenzialità del suo patrimonio artistico e culturale, fatto di una rinascita complessiva della città e del territorio.