I Mari di Taranto: una mostra ci fa scoprire i tanti tesori nascosti sott’acqua

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spugnaQuanti tarantini si sono immersi nei mari di Taranto? Quanti conoscono i tesori naturalistici nascosti sui fondali dei nostri mari? Quanti rispettano e amano davvero il mare e le creature che lo popolano? La mostra I Mari di Taranto al Castello Aragonese dal 3 al 10 aprile, ha l’obiettivo di far conoscere a chi sott’acqua non c’è mai stato, una piccola parte del patrimonio naturalistico celato nel Mar Piccolo, nel Mar Grande e nel Golfo di Taranto. È come se il visitatore indossasse maschera e pinne, e si immergesse nei mari tarantini scoprendo organismi meravigliosi e colorati.

Tra le oltre cento specie animali e vegetali fotografate ed esposte nella mostra ci sono molte specie protette. Il concetto di organismo protetto è ancora poco conosciuto. Ogni specie protetta lo è diventata perché particolarmente delicata o perché minacciata più delle altre di estinguersi, o ancora perché pescata in modo incontrollato per tempi prolungati. L’accertata presenza di molte specie protette, dalle piante marine alle spugne arborescenti, dalle madrepore alla grande Pinna nobilis, dai crostacei pregiati ai pesci come i cavallucci marini e la cernia bruna, dalle tartarughe marine fino alle differenti specie di delfini, accresce enormemente il già elevato valore naturalistico dei nostri mari.

cavallucciGli autori sperano che la conoscenza porti al rispetto e all’amore verso l’ambiente marino, troppo spesso maltrattato, sfruttato all’inverosimile, inquinato, rovinato da metodi di pesca distruttivi come la pesca del dattero, a strascico e con esplosivo, e sporcato dai rifiuti prodotti sulla terra. Invitano, infine, la cittadinanza a votare Sì al prossimo referendum del 17 aprile per il bene del mare, contro trivellazioni e piattaforme petrolifere, e contro lo sfruttamento dei combustibili fossili che procura gravi danni all’ambiente e alla salute.

Rossella Baldacconi, PhD in Scienze Ambientali

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