Lidia Menapace a Taranto racconta il suo impegno per la democrazia e i diritti delle donne
Martedì 5 aprile sarà a Taranto Lidia Menapace. Partigiana, fra le prime donne a ricoprire incarichi istituzionali in Italia, femminista e pacifista, Lidia Menapace presenterà la sua autobiografia, “Canta il merlo sul frumento” (Manni 2015): un testo in cui l’esperienza di vita dell’autrice si intreccia con gli eventi della grande storia nazionale e mondiale.
Il racconto della Menapace sarà al centro del dibattito “Partigiane. Ieri, oggi, domani”, promosso dal circolo “Peppino Impastato” di Rifondazione Comunista. La discussione si terrà presso la ex sala Giunta della Provincia di Taranto (IV piano di Palazzo del Governo), alle 17:30. Interverranno Anna Rita Lemma (Possibile), Michela Soldo (Libera), Margherita Matteo (Sinistra Anticapitalista) e Valentina Basta (Rifondazione Comunista). Il dibattito sarà moderato da Alessandra Congedo, direttrice della testata online “Inchiostroverde.it”. La sera stessa, alle 21:00, presso la Cooperativa “Robert Owen” di San Giorgio Jonico (contrada Pasone), si terrà una cena sociale in compagnia di Lidia Menapace. Per info e prenotazione: 320.3117314.
“Canta il merlo sul frumento” è un’autobiografia: Lidia Menapace racconta la sua lunga vita, che ha attraversato il fascismo, la prima e la seconda Repubblica, le stagioni delle lotte operaie e i movimenti studenteschi, il femminismo, le mobilitazioni pacifiste e per la tutela dell’ambiente. E’ un romanzo di formazione: è la vicenda di una ragazza che cresce nel ventennio fascista, in una famiglia progressista e laica, e che per spontanea necessità interiore diviene antifascista e partigiana; e per tutta la vita proietterà i suoi modelli etici nell’impegno pubblico culturale e sociale.
E’ un romanzo della storia d’Italia: Lidia Menapace è stata impegnata nei movimenti cattolici progressisti, dirigente della Democrazia Cristiana (prima donna assessora alla Provincia di Bolzano), ha vissuto la diaspora della sinistra DC; docente all’Università Cattolica di Milano, fu allontanata per la sua dichiarazione di marxismo; ha partecipato alla nascita del quotidiano “il manifesto” e vi ha collaborato a lungo; nel 2006 è stata eletta senatrice con Rifondazione Comunista (indicata come presidente della Commissione Difesa, non fu eletta per le sue posizioni pacifiste), e dal 2011 è nel Comitato nazionale ANPI.