Incidenti Ilva, Rizzo (Usb): “L’azienda tace, irresponsabilità o atteggiamento voluto?”
Incidenti Ilva: l’USB vuole e chiede chiarezza. “Nelle ultime settimane si sono verificati una serie di incidenti più o meno gravi di cui noi non ne siamo venuti a conoscenza se non attraverso la stampa o grazie ai lavoratori che ci hanno telefonato – dichiara Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB – il fatto è molto grave perché, a nostro avviso, il non volere da parte dei dirigenti Ilva comunicare volutamente ai responsabili sindacali degli incidenti, è un chiaro segno di ritorno al passato e di menefreghismo nei confronti della sicurezza”.
Intanto oggi c’è stato un incontro all’interno dell’azienda in cui i rappresentanti USB presenti hanno chiesto spiegazioni circa gli infortuni delle ultime due settimane. “La risposta del dirigente presente è stata alquanto chiara: ora non ho tempo di spiegarvi – continua Rizzo -. Un’affermazione che non lascia adito ad altri commenti. Si tratta di un ulteriore chiaro segnale di mancanza di rispetto verso chi subisce gli infortuni e verso chi vuole tutelare i lavoratori”. Si brancola ancora nel buio invece sul numero dei feriti nell’incidente avvenuto il 18 marzo nell’acciaieria 2.
“Abbiamo più volte chiesto quale sia il numero reale degli infortunati, ma né dai piani alti dell’Ilva né dall’infermeria ci danno contezza reale di quanto è avvenuto – prosegue il coordinatore USB -. È un chiaro atteggiamento di irresponsabilità e di evidenti interessi nel voler coprire gli infortuni perché nell’intento di voler vendere, anzi svendere, l’impianto, si fa passare per normale anche questo”.
(Comunicato stampa Usb)