Disumana devozione? “Non è vero” – Una cittadina di San Marzano scrive a LAV Taranto
TARANTO – Sabato scorso, abbiamo pubblicato sul nostro sito una nota stampa della LAV Taranto che denunciava quanto accede a San Marzano di San Giuseppe in onore del santo. «A partire dalle 15 fino alle 23 circa – era scritto nel comunicato – 46 cavalli e 7 pony, ma anche 2 buoi, hanno trainato carri carichi di centinaia di fascine di ulivo bagnate da giorni di pioggia per circa 4 km all’interno delle strade al centro del paese».
La LAV riferiva di animali “sollecitati in modo coercitivo” che “hanno compiuto in nome e per conto dei loro proprietari un sacrificio che nulla ha di umano ma dal quale appariva solo un fanatismo spaventoso” (leggi qui). A nulla era valsa la diffida rivolta al sindaco affinché non autorizzasse la manifestazione. Oggi, la nostra redazione ha ricevuto la lettera di una cittadina di San Marzano di San Giuseppe che replica alle affermazioni della LAV. Di seguito il testo integrale.
“Cara LAV, ti scrivo… Innanzitutto complimenti per il lavoro svolto per la tutela dei nostri amici animali, che io stessa amo e rispetto, come il 90% della popolazione di San Marzano di San Giuseppe. Ma stavolta, mi dispiace, hai visto qualcosa che non c’è. I Sammarzanesi amano la propria festa patronale, amano la tradizionale processione dei fascini con tanto di cavalli, pony, asinelli, buoi e talvolta anche cani. I Sammarzanesi amano i propri cavalli. Mi dispiace davvero che quest’anno tu abbia assistito a questa processione.
Doveva essere la più bella di sempre, ma ahimè, le condizioni meteorologiche hanno reso la vita difficile a tutti quel giorno e quelli precedenti, durante i quali vengono minuziosamente preparati i carri, le strade e gli animali, che peraltro vengono allenati durante tutto l’anno per questa manifestazione. A tutta la popolazione di San Marzano si è stretto il cuore nel vedere i nostri amici penare l’attesa, lo sforzo, il freddo. Noi con loro abbiamo patito quel giorno.
I Sammarzanesi vivono con i propri cavalli, crescono con loro. Sicuramente episodi di fanatismo ci sono stati, come ci sono sempre ovunque ed in qualunque occasione; di questo mi vergogno e chiedo scusa in nome di tutta la popolazione, ma in quanto sammarzanese, mi dispiace, non ci sto. Mi sento ferita e offesa da quanto ho appena letto. E credo che chi fosse lì a “documentare” quanto scritto abbia visto solo ciò che voleva.
I nostri animali durante la processione vengono nutriti, dissetati, aiutati a partire, a fermarsi e talvolta, quando stanchi o nervosi, anche sostituiti dai propri proprietari.
Hai notato quanta gente c’è intorno ad ogni carro? Non sono lì “assiepati” a curiosare, sono tutti lì per il proprio amico. I Cavalli non portano il carico in groppa, ma trainano dei carri, le cui dimensioni sono rapportate al peso ed al numero di cavalli che lo trasportano.
Ci sono regole ben precise, che vengono scrupolosamente seguite. Ci sono dei limiti massimi di peso e dimensioni di carico. Prima, durante e dopo lo svolgimento della manifestazione tutti gli animali ed i carri sono sottoposti a minuziosi controlli sia veterinari che da parte dell’associazione Le.I.D.A.A.. Queste cose non le hai viste? Allora i cavalli non erano i soli con i paraocchi…
Mi dispiace, ma noi Sammarzanesi mai rinunceremo alla nostra processione, ai nostri cavalli, che vengono trattati esattamente (se non anche meglio) come cittadini, famigliari, figli. Infine una precisazione è d’obbligo: la Polizia Municipale non era “praticamente assente” perché avete contato a malapena tre vigili. Ebbene, quello è l’organico al completo a San Marzano, c’erano tutti. Con tutto il rispetto”.
Una Sammarzanese