Call center schiavista a Taranto, la risposta di Fastweb

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Riceviamo e pubblichiamo la nota che l’ufficio stampa di Fastweb ha inviato alla nostra redazione in merito ad un comunicato pubblicato sabato scorso inerente l’atteggiamento schiavista di un call center tarantino (leggi qui).

“Gentile Redazione, in seguito all’articolo dal titolo “Io pagata 1 euro a ora, ho detto basta” pubblicato il 19 marzo 2016, Fastweb ha avviato una attività di indagine per verificare se il call center di Taranto cui si fa riferimento nell’articolo lavorasse effettivamente utilizzando il nome Fastweb e a che titolo. Dalle nostre verifiche è risultato che il call center in questione non ha alcun contratto o mandato con Fastweb, ma opera come subagente  non autorizzato per incarico di una nostra agenzia. Fastweb, pur non essendo a conoscenza dei fatti di merito,  ha  deciso di interrompere immediatamente ogni tipo di contrattto con l’agente che ha affidato i lavori senza autorizzazione.  Desideriamo ringraziare Inchiostroverde.it per l’utile segnalazione che ci ha permesso di identificare una situazione irregolare e di correggerla”.

 

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