Tre nuovi appuntamenti con “Fuorifuoco”, il documentario sui riti del fuoco in Puglia. Sabato 19 marzo sarà proiettato a Manduria, nel museo della civiltà del vino primitivo. L’iniziativa si svolgerà alle ore 20, in via Fabio Massimo 19. Martedì 29 marzo, invece, il cortometraggio sarà presentato a Bari, alle ore 16, nella “Mediateca regionale pugliese”, in via Giuseppe Zanardelli, 30. Il primo aprile, infine, sarà ospitato a Carosino (Taranto), all’interno dei festeggiamenti della “Fucarazza”.
“Fuorifuoco” è stato prodotto dall’agenzia Amigdala, dinamica e giovane realtà grottagliese, scritto da Giovanni Blasi, con riprese video a cura di Giovanni Blasi, montaggio a cura di Valeria Pesare, con la partecipazione di Giorgio Consoli e musiche affidate a Elio Dubla e Dino Semeraro. L’appuntamento gode del patrocinio del Comune di Grottaglie e di Patroni di Puglia, partner dell’evento Cantine San Marzano; i promotori ringraziano il comitato festeggiamenti patronali di San Ciro (Grottaglie), il comitato festeggiamenti patronali di San Giuseppe (San Marzano), le associazioni “Medici per San Ciro” (Grottaglie) e “La Fucarazza” (Carosino). Dopo le proiezioni a Grottaglie e a San Marzano di San Giuseppe, il documentario inizia il suo viaggio in altre realtà pugliesi.
“Le prossime proiezioni confermano l’interesse del pubblico sul tema e ci invogliano a perseguire il nostro obiettivo: portare il nostro documentario in giro per l’Italia. Essere ospitati dalla mediateca regionale, a Bari, come a Manduria e a Carosino, ci inorgoglisce e dà seguito al lavoro di ricerca e approfondimento, condotto in questi mesi. La finalità principale – ha spiegato Giovanni Blasi – è far sì che questo patrimonio culturale, storico, religioso, popolare, non venga disperso, affinché possa essere conosciuto anche dalle future generazioni. Nel filmato sono sintetizzate le nostre usanze, le peculiarità di ciascun territorio legate, ognuna, al fuoco come elemento simbolico”.
In un anno di lavoro, sono state raccolte le testimonianze in alcune realtà pugliesi. Da Grottaglie, con la foc’ra dedicata al santo patrono, San Ciro, a Novoli, con la fòcara di Sant’Antonio Abate, alla fucarazza di Carosino, ai falò di San Giuseppe, a San Marzano. “Fuorifuoco” mette insieme il messaggio religioso, legato ai riti del fuoco, con la devozione dei fedeli nei confronti dei santi, con gli aspetti popolari e del folklore locale, partendo dall’assunto del fuoco come elemento catartico, simbolo di purificazione, rinnovamento, passaggio dal vecchio al nuovo. In trenta minuti, si rappresentano le tradizioni sacre e popolari legate ai culti del fuoco, in un viaggio tra i falò di Puglia.
In antichità, il fuoco era strettamente legato alle stagioni e ai cicli agricoli, usato come forza propiziatoria per la semina e il raccolto; nel mondo cristiano-cattolico assume, nei secoli, la forma di falò dedicato ai santi e diventa la sintesi della venerazione dei fedeli, che, con la raccolta delle fascine o la costruzione delle imponenti strutture in legno, contribuiscono alla preparazione dei festeggiamenti. “Fuorifuoco”
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