“Vota sì contro le trivelle”: nasce comitato a Grottaglie
Si è costituito il comitato di Grottaglie “Vota sì contro le trivelle”. Lavorerà per invitare i cittadini a partecipare al referendum del 17 aprile contro le trivellazioni in mare e votare SI per abrogare la norma (introdotta con l’ultima Legge di Stabilità) che permette alle attuali concessioni di estrazione e di ricerca di petrolio e gas entro le 12 miglia dalla costa di non avere più scadenze.
Far esprimere gli italiani sulle scelte energetiche strategiche che deve compiere il nostro Paese, in ogni settore economico e sociale, è la vera posta in gioco di questo referendum. Il comitato di Grottaglie si pone l’obiettivo di diffondere capillarmente informazioni sul referendum e far crescere la mobilitazione, spiegando che il vero quesito è: “vuoi che l’Italia investa sull’efficienza energetica, sul 100% fonti rinnovabili, sulla ricerca e l’innovazione?”.
Noi vogliamo che il nostro Paese prenda con decisione la strada che ci porterà fuori dalle vecchie fonti fossili, innovi il nostro sistema produttivo, combatta con coerenza l’inquinamento e i cambiamenti climatici.
Il Governo, rimanendo sordo agli appelli per l’election day (l’accorpamento in un’unica data del voto per il referendum e per le amministrative) ha deciso di sprecare soldi pubblici, per 360 milioni di euro, per anticipare al massimo la data del voto e puntare sul fallimento della partecipazione degli elettori al Referendum. Il Governo scommette sul silenzio del popolo italiano! Noi scommettiamo su tutti i cittadini che vorranno far sentire la loro voce e si mobiliteranno per il voto.
Il comitato resta aperto all’adesione di associazioni, organizzazioni e cittadini.
Si rende noto che domenica 6 marzo, ore 17:30, presso la sede Arci Grottaglie in via Campitelli 36, si terrà la seconda riunione del comitato al quale tutti sono invitati a partecipare.
Primi firmatari del Comitato di Grottaglie “VOTA SI CONTRO LE TRIVELLE”: Arci, Sel, Sinistra anticapitalista, Sud in Movimento, Associazione Sherwood, Gianfranco Argentina e alcuni cittadini.