La cintura di sicurezza può salvarti anche il portafoglio

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La cintura di sicurezza può salvarti il portafoglio. La Corte di Napoli ha stabilito che  in caso di incidente provocato da una buca stradale, il danno viene dimezzato se il conducente non indossa i sistemi di ritenuta. Secondo il collegio di giudici campani, infatti, il Comune proprietario di una strada è tenuto a risarcire i danni subiti dai passeggeri di un’autovettura finita in una buca sul manto stradale, non segnalata e non visibile perché ricoperta di acqua e fanghiglia, ma l’entità del risarcimento deve essere dimezzato se chi viaggiava non indossava la cintura di sicurezza. Scatta così il concorso di colpa secondo la percentuale applicata dal giudice in base alle circostanze del caso concreto. Lo stesso principio, che prevede dei limiti di risarcimento, viene applicato anche ai passeggeri presenti all’interno del veicolo che non hanno gli adeguati sistemi di protezione.

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Un lettore di Inchiostroverde.it ci pone un quesito riguardo la necessità di convertire una patente straniera. Si tratta di una persona, residente in Italia, ed in possesso di una patente valida, conseguita in Germania. La domanda è: il documento è valido in Italia o bisogna, in virtù del fatto che il soggetto è ormai residente in Italia, provvedere a farsi convertire la patente tedesca in italiana?

Si è tenuti a convertire la patente solo se sussistono due condizioni:

 la patente è senza scadenza;

 il soggetto ha la residenza in Italia da oltre due anni.

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La nuova patente di guida, in formato card, è un valido documento d’identità. Il documento cartaceo è oramai andato in pensione: in occasione di ogni rinnovo, infatti, la patente viene sostituita con quella in formato tessera per consentire un aggiornamento dell’anagrafica, nonché della foto apposta.

In realtà il dubbio può sorgere dalla mancata indicazione dell’indirizzo di residenza, anche se pure il passaporto non presenta questo dato. Tuttavia negli archivi degli abilitati alla guida rimane una traccia in quanto i Comuni hanno l’obbligo di comunicare il cambio di residenza. Naturalmente non arriva più il tagliandino da applicare sulla patente.

Di conseguenza se il titolare viene fermato da un pubblico ufficiale e non ha con sé nessun altro documento dal quale risulti la residenza, ai fini della notifica del verbale di contestazione o di ogni altro atto conseguente, fa fede la residenza riportata nella già citata anagrafe degli abilitati alla guida (articolo 226 del Codice della Strada).

fabiana di cuiaA cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione  – Giornalista – Insegnante di Scuola Guida, abilitata dal 2003.

 Autoscuola 2000 Di Cuia, via Calamandrei, 12 (Taranto)

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