Riconversioni per Taranto, il Primo Maggio dei Liberi e Pensanti

0

Sulla strada che porta al grande evento del primo maggio a Taranto, i Liberi e Pensanti sperano di trovarci una città che abbia voglia di partecipare, di costruire, di unire le forze in un progetto che significa crescita, rilancio e soprattutto riscatto per questa terra. Lo spirito del primo maggio al parco archeologico delle mura greche è sempre lo stesso per i Liberi e Pensanti. La consapevolezza di partire dal basso per portare Taranto più in alto possibile è uno stimolo per fare ancora meglio dell’anno precedente. Anche se questo richiede enormi sforzi, anche se non ci sono piccoli e grossi sponsor alle spalle, anche se è completamente autofinanziato. L’edizione 2016 – la quarta consecutiva – del concerto organizzato dal Comitato è un «riflettore che si accende sulle bellezze di Taranto». Nicola Ordini apre così la conferenza stampa nella sede dei Liberi e Pensanti, per tracciare – insieme a Glenda Pavone, Gianni Raimondi e Simona Fersini – il percorso di idee e iniziative che culminerà nella settimana che precede l’evento.

2

Si comincia dal documento politico alla base del primo maggio, quello che tutti gli artisti che partecipano (i primi ad essere annunciati sono stati i Litfiba) condividono, perché attraverso la musica arrivi il messaggio che Taranto «ha la possibilità di liberarsi di un destino segnato». «Quest’anno non abbiamo voluto dare un titolo al primo maggio – interviene Simona Fersini – ma vogliamo spiegare come la politica ha visto e governato Taranto fino ad oggi e come la immaginiamo noi». Quindi dalle «industrie inquinanti alle discariche» ai «veleni che hanno allontanato intere generazioni» e «trasformato la città in una terra arida». I Liberi Pensanti immaginano invece «una città in cui ci sia condivisione di energia», «senza padroni e catene». «Pretendiamo una legge che possa salvare lavoro e salute, perché andare via deve essere una scelta e non l’unica soluzione possibile per i nostri figli». Proprio per gli studenti è stato lanciato il concorso Immaginiamo il domani che, Glenda Pavone, ha racchiuso in pochi punti. «Tutti gli elaborati dovranno essere raccolti entro il 30 marzo, e i progetti presentati dalle scuole troveranno spazio sul nostro sito, dove adesso è presente il bando per partecipare». Attraverso questi lavori «i ragazzi racconteranno la realtà di Taranto così come la vedono con i loro occhi e sono già entusiasti. Per il progetto vincitore, la premiazione avverrà sul palco del primo maggio».

Gianni Raimondi entra invece nello specifico del cartellone di eventi – Riconversioni – pensato per coinvolgere tutte le associazioni culturali, i movimenti, i circoli, le scuole e le accademie nella settimana 23 aprile – 1 maggio. «Vogliamo vestire Taranto con il suo vestito più bello» per favorire la promozione dei suoi tesori storici, paesaggistici e artistici: quindi spazio a mostre, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali, workshop, eventi sportivi. Il portavoce dei Liberi e Pensanti invita anche i commercianti a fare delle proposte da inserire nel cartellone, che possano servire ad alimentare quel sistema di indotto economico scaturito dall’afflusso di migliaia di persone in città. Intanto si può già contribuire e dare il proprio sostegno acquistando le magliette e le bottiglie di vino, anche quello libero e pensante.

Nicola Sammali

Lascia un commento