BARI – Preoccupano i livelli di diossina a Taranto, e così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha trasmesso alla presidenza del Consiglio dei ministri e alla Procura della Repubblica di Taranto copia della nota datata 26 febbraio 2016 indirizzata ad Arpa Puglia e ASL Taranto Dipartimento di prevenzione SPESAL (e per conoscenza al prefetto di Taranto, Umberto Guidato, al sindaco Ippazio Stefano e al ministero dell’Ambiente MATTM Direzione Generale IV), dal seguente contenuto:
“In data odierna mi è stato consegnato per le vie brevi dalla Direzione di ARPA Puglia, il documento ‘Ilva – stabilimento di Taranto – attività di monitoraggio ambientale relativo alle analisi dei risultati delle misure di deposizione di PCDD/F’. Il documento riporta, nella parte relativa alla deposimetria organici (PCCD/F), i dati raccolti nel periodo compreso tra agosto 2013 e febbraio 2015, sia all’interno dello stabilimento (Cokeria, Parchi, Portineria C, Riv 1, Direzione) che all’esterno e precisamente nel quartiere Tamburi in via Orsini. Dall’analisi dei dati emerge che per i mesi di novembre 2014 e febbraio 2015 nel quartiere Tamburi si sono riscontrati valori deposimetrici di ordini di grandezza pericolosamente superiori ai limiti normalmente considerati come valori soglia sul suolo previsti dalle vigenti normative in materia. Analoga preoccupazione destano i dati misurati all’interno dello stabilimento e in particolare nelle aree Cokeria e Direzione”.
“Alla luce di quanto detto – si legge ancora nella nota trasmessa da Emiliano – si chiede con l’urgenza richiesta dal caso:
– ad ARPA Puglia di procedere ad una indagine diretta in sito, precisamente nelle aree esterne del quartiere Tamburi prossime al punto campionato dal Politecnico di Torino per conto di Ilva, effettuando campionamenti su suolo e relative analisi di micro inquinanti organici (PCDD/F, PCB, Dioxin like); – ad ARPA Puglia di produrre i dati più recenti relativi ai monitoraggi e controlli delle emissioni in atmosfera (SME, Rapporti di Prova relative alle indagini a camino, Monitoraggi ambientali); – al Dipartimento di Prevenzione ed allo SPESAL dell’ASL di Taranto di verificare le condizioni di igiene e sicurezza in ambienti di lavoro, di attuare idonee campagne di monitoraggio e controllo, avvalendosi di ARPA Puglia, tese ad accertare il livello di micro inquinanti organici (PCDD/F, PCB, Dioxin like) e di Benzo(a)pirene; – al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Taranto di accertare eventuale presenza di aziende produttrici di generi alimentari e, nel caso, di procedere al campionamento e successive analisi presso i laboratori competenti”. (Askanews)
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