Nel dicembre del 2013, la scrittrice Lucrezia Maggi, da un decennio anche ideatrice e del Premio Letterario Nazionale Città di Taranto, ha pubblicato un intenso pamphlet dal titolo “Prima che il tempo ne cancelli le orme”, edito dalla casa editrice “Print Me”, uno struggente e commovente racconto del caso di malasanità che vide protagonista la sua stessa madre. Una storia in cui ognuno di noi potrebbe rispecchiarsi.
In Italia ogni due giorni c’è un nuovo caso di malasanità, le statistiche più recenti ci dicono infatti che ad oggi, 163 pazienti sono morti a causa di questo negli ultimi 10 mesi, più della metà al Sud Italia. E questo è inaccettabile. La scrittrice ha portato la propria testimonianza in giro per l’Italia, raccogliendo consensi e menzioni. Il libro di Lucrezia ha venduto numerosissime copie e, per suo desiderio, tutti i proventi dei suoi diritti di pubblicazione sono stati devoluti al progetto “I due volti della sanità”, Tribunale dei Diritti del Malato, del movimento di partecipazione civica “Cittadinanza attiva Onlus”. Adesso, la sua nuova sfida, sarebbe quella di portare sul palco la sua opera.
Perché mettere dunque in scena questa storia? Perché il teatro, con il suo linguaggio autentico, i suoi colori, le sue luci, i suoi suoni e i suoi movimenti, sa ben interpretare e approfondire una tematica reale lasciando il segno, sempre alla ricerca della verità. A raccogliere la sfida, Il Luogo dei Possibili composto da Axel Caponio, Daniela Delle Grottaglie, Michele Bramo e Fabiana Salentino, che ha creduto fermamente nel progetto. Per coprire le spese di allestimento e di produzione, è necessario un aiuto, un sostegno reale e concreto.
A questo scopo è on line da oggi, 24 febbraio, una vera e propria campagna di crowdfunding (raccolta fondi) su Eppela (www.eppela.com) a cui, chi lo desidera, potrà attivamente partecipare. Per 40 giorni, tanto durerà la raccolta. L’aiuto di ognuno è indispensabile, assolutamente necessario affinché il desiderio di Lucrezia possa realizzarsi.
L’ennesima sfida a cui l’autrice tarantina non desidera sottrarsi. Al di là della valenza artistica che i temerari attori desiderano attribuire a questo progetto, il loro scopo primario sarà quello di continuare a denunciare, tenendo sempre viva l’attenzione sull’argomento, stimolando un continuo confronto, portando il pubblico a riflettere.
Come partecipare? Accedendo al sito Eppela e al progetto Prima che il tempo ne cancelli le orme, con un semplice click, ognuno potrà fare una donazione, anche piccolissima, ricevendo sempre in cambio, una giusta ricompensa (da un segnalibro a un fine settimana completamente gratuito in un noto b&b di Taranto.) Un progetto innovativo che, sicuramente, come ci auspichiamo, farà molto rumore. Anzi, deve farne. Tantissimo.
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