Contratto di Sviluppo, Taranto Respira: “Il fritto misto è servito”

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Il miglioramento è stato notevole, siamo passati dalle fontanelle al cimitero, donate dall’Ilva nel 2007, agli oltre 800 milioni del Contratto di sviluppo per Taranto. Il movimento Taranto Respira non si duole certo per la boccata di ossigeno all’economia, che arriva con i finanziamenti attraverso il Tavolo istituzionale per la nostra città, ma la domanda sorge spontanea: dove è il piano strutturale per rilanciare il capoluogo jonico?

A sentire le dichiarazioni del sindaco, sembra che nei prossimi anni questi denari verranno impiegati in tanti progetti che non seguono però, a nostro avviso, un filo logico, in una sorta di minestrone dove ci si infila di tutto: arredi per la Città vecchia, recupero archeologico nell’Arsenale, bonifiche, rilancio del porto, restauro di monumenti e palazzi, ecc. Si mischiano interventi strutturali con ciò che invece sarebbe normale gestione di un territorio.

È il caso del Palazzo degli Uffici: c’è bisogno di attingere a questi fondi straordinari per il restauro di un palazzo che aveva visto in questo progetto il fallimento dell’amministrazione corrente, sia di Comune che Provincia. Solo una minima parte dei fondi verranno inoltre utilizzati per le bonifiche, lì dove ci vorrebbero invece risorse molto più grandi. Ancora non si vedono interventi risolutivi per il Mar Piccolo, per i suoli contaminati dell’area SIN e per la falda superficiale e profonda.

Il sindaco parla, inoltre di rivalutazione e scoperta dei siti archeologici all’interno dell’arsenale. Vorremmo vedere il progetto complessivo, vorremmo capire se verranno restituite alla città aree militari, se si punterà ad attirare turisti in un piano di rilancio culturale più generale. Nessun cenno alla restituzione della base navale in Mar Piccolo. Sembra questo un tema poco interessante per il Comune e francamente non ne comprendiamo le ragioni. Tanta confusione a parer nostro, un disperdere risorse in mille progetti senza inquadrarli in un piano generale di rilancio della città. Ribadiamo, un minestrone, o forse, meglio, un fritto misto.

Giuseppe Aralla e Vittoria Orlando (Movimento civico Taranto Respira)

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