Il Consiglio dei Ministri ha fissato la data della consultazione per il 17 aprile 2016. I cittadini italiani saranno chiamati a decidere se abrogare una norma specifica per le trivellazioni in mare. Altri due quesiti,
uno relativo al piano delle aree e l’altro alla durata dei titoli in terraferma, potrebbero essere recuperati poiché dinanzi alla Corte Costituzionale pendono ancora due conflitti di attribuzione promossi dalle Regioni nei confronti del Parlamento e dell’Ufficio Centrale per il Referendum (Cassazione). Ma il Referendum No Triv è anche occasione importante per dare un forte segnale di cambiamento del quale essere tutti promotori.
Venerdì 19 febbraio, alle ore 17.00, presso il Centro Polivalente Giovanni Paolo II, via Lisippo 8 a Taranto cercheremo di capire insieme le ragioni del ‘Sì’ al Referendum contro le trivelle. Seguirà un dibattito. Ne parliamo con: Enzo Di Salvatore, docente di Diritto Costituzionale all’Università di Teramo e autore dei quesiti originari per il Referendum No Triv – Coordinamento Nazionale No Triv.
Interverranno: Rossella Baldacconi, PhD in Scienze ambientali. Relazione: ”Impatti da attività petrolifere in mare”; Rosanna Rizzi, Architetto, Esperta in pianificazione e progettazione del paesaggio, Coordinamento No Triv- Terra di Bari; Relazione: ”Istanze di ricerca nell’Adriatico e scelte governative in Europa” da Esponenti del Coordinamento No Triv della Basilicata. Modera: Daniela Spera, PhD in Scienze Farmaceutiche, specializzata in chimica organica, responsabile del Comitato Legamjonici e portavoce del Movimento Stop Tempa Rossa.
LEGAMJONICI