Il proprietario di un veicolo risponde in prima persona dei danni causati dal mezzo di sua proprietà anche se è stato utilizzato contro la sua volontà. E’ quanto ha stabilito recentemente la Corte di Cassazione chiamata a pronunciarsi sul ricorso in cui si lamentava che la circolazione di un veicolo coinvolto nell’incidente, una BMW guidata dal figlio del proprietario, avvenne prohibente domino (ossia contro la volontà del proprietario).
La Suprema Corte chiarisce, in particolare, che la circolazione prohibente domino idonea ad escludere la responsabilità del proprietario per i danni causati dall’autoveicolo, ai sensi dell’art. 2054, comma 3 del Codice civile, sussiste quando il proprietario non solo manifesta il proprio dissenso a concedere l’uso del mezzo a terzi, ma adotta tutte le misure ragionevolmente esigibili dall’uomo medio per impedire che ciò accada (chiusura a chiave del mezzo, attenta custodia delle chiavi o inserimento dell’antifurto).
Nel caso specifico la Corte d’Appello aveva accertato che il proprietario del veicolo coinvolto nel sinistro custodiva le chiavi in luogo “noto e accessibile”, limitandosi a pretendere che l’uso del veicolo da parte di terzi avvenisse previa sua autorizzazione. Ora sarà una nuova corte a stabilire se le misure messe in atto dall’ignaro genitore siano state o meno adeguate alla circostanza.
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Il conducente minorenne, in possesso della patente AM (il patentino che si consegue a 14 anni) alla guida di un ciclomotore non può essere sanzionato né con una disposizione amministrativa, né con la decurtazione dei punti.
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Lo scorso anno, sulle strade italiane, hanno perso la vita 471 centauri, ben 81 in più rispetto al 2014. Un bilancio che si aggrava anche per la carenza di infrastrutture pensate ad hoc per chi va in moto. In questo campo, Madrid ci dà una importante lezione.
I “guard rail asesinos (assassini)” sono un problema che in Spagna non prendono sottogamba. Le tante manifestazioni dei motociclisti spagnoli e la critica puntuale all’immobilismo statale sembrano essere state finalmente prese in considerazione e, per il 2016, almeno sulla rete di strade attorno alla capitale Madrid sarà attuato un maxi intervento di ammodernamento che vedrà la sostituzione dei vecchi guard rail con altri di nuova concezione dotati di doppia protezione.
Questi dispositivi, oltre a disporre della classica fascia di lamiera utile a contenere le auto in caso di uscita di strada sono dotati anche di una fascia rasoterra che protegge le eventuali scivolate dei motociclisti. La fascia secondaria infatti, oltre a fungere da parziale assorbitore dell’urto elimina uno dei più grandi problemi dei guard rail tradizionali, ossia l’impatto con i paletti di sostegno che ad alte velocità si trasformano in vere e proprie lame per moto e motociclisti. La Comunidad de Madrid, dunque, ha stanziato un milione di euro per la sostituzione dei guard rail su 14 tratti stradali attorno alla capitale, considerati tra i più pericolosi.
Autoscuola 2000 Di Cuia, via Calamandrei, 12 (Taranto)
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