Ilva, i sindacati: “Scioperiamo per farci sentire dal governo”
Dall’incontro odierno alla Regione Puglia è emersa la disponibilità da parte dell’ente ad analizzare caso per caso le realtà delle aziende, in un tavolo permanente. Formare una task-force per analizzare coperture disponibili e modalità sia per Ilva che per Appalto e Indotto. Le riunioni tecniche operative inizieranno con un primo incontro giorno 15 alle ore 14. Domani, intanto, i lavoratori dell’Ilva e quelli delle imprese sciopereranno per chiedere «chiarezza» e «certezza» sulla cessione dell’azienda.
Con la manifestazione, intendiamo rendere noto al prefetto di Taranto la grave situazione di preoccupazione in cui versano i lavoratori dell’Ilva e del suo indotto/appalto. Il bando di vendita (scadenza 10 febbraio 2015) non rende certezza sul futuro dello stabilimento e della città in generale. I lavoratori chiedono risposte certe sulla strategicità dello stabilimento Ilva di Taranto e della città.
Noi tutti intendiamo ricevere garanzie sull’ambientalizzazione sia del sito produttivo con la realizzazione delle opere previste nell’Autorizzazione Integrata Ambientale, che dell’intero territorio a cui mancano di fatto le dovute opere di bonifica. Intendiamo rimarcare l’importanza della tutela di ogni singolo posto di lavoro sia dei dipendenti diretti Ilva che di quelli impiegati nelle ditte di appalto e indotto della stessa azienda.
La gravosa situazione di precarietà e mancanza di posti di lavoro sul territorio dell’intera provincia di Taranto, che vede aumentare di giorno in giorno il livello di disoccupazione, non può subire un ulteriore crollo di reddito dei propri cittadini. Serve la partecipazione di tutti, nessuno escluso. È la manifestazione dei lavoratori e dei sindacati, che scenderanno in strada con i loro simboli e le loro bandiere. Infine, in merito alla dichiarata adesione di Confindustria diciamo che, se qualsiasi imprenditore vorrà prendere parte all’iniziativa potrà liberamente farlo: in qualità di cittadino sarà accolto benevolmente. Al contrario non consentiremo la presenza di alcun logo e striscioni di qualsiasi associazione datoriale.
NOTA CONGIUNTA DI FIM-FIOM-UILM