“Proteggiamo il mar Piccolo”: lettera a Vera Corbelli (Commissario per la bonifica di Taranto)
Cara dott.ssa Corbelli, mi chiamo Rossella Baldacconi, non appartengo a nessuna università o ente di ricerca, non faccio parte di nessuna associazione o movimento politico, il mio parere quindi vale molto poco. Ma voglio comunque scriverle questa lettera perché amo profondamente il mar Piccolo di Taranto. Questo piccolo mare è davvero “strano” perché nonostante tutto intorno a lui vada maledettamente male, riesce sempre a donare un senso di pace a chiunque si rechi sulle sue sponde. E nonostante le sue acque e i suoi sedimenti siano contaminati dai peggiori inquinanti che esistono sul nostro sfortunato pianeta, racchiude ancora in sé l’inspiegabile miracolo della vita, una vita molteplice, meravigliosa, inarrestabile.
Per questo io credo che il piccolo mare merita di essere rispettato e di essere amato in modo incondizionato, merita di essere protetto e salvaguardato da ogni azione che gli arrecherebbe ulteriore danno. Io vivo costantemente con il doloroso timore che il mar Piccolo venga assaltato da chi vuole solo arricchirsi, da chi non ha a cuore il bene del mare e di tutti i suoi innumerevoli organismi, da chi possa danneggiare ancora la sua meravigliosa comunità sommersa. Quindi, la prego con tutto il cuore di valutare scrupolosamente ogni progetto, ogni proposta, ogni metodo di bonifica, e di considerare sempre che fin quando le molteplici fonti di inquinamento continueranno a gravare sul sistema, nessun metodo risolverà la situazione, ma anzi potrebbe peggiorarla.
Termino la lettera con questa lista particolare, un elenco di tutte le cose che alcuni studenti di un liceo di Taranto mi hanno scritto in un compito in cui chiedevo: “Cosa vorresti fare per proteggere il mar Piccolo?”. La loro purezza dovrebbe farci riflettere:
- Togliere dal mare tutta la plastica
- Abbellire i tratti di costa abbandonati
- Creare un parco marino
- Sensibilizzare i cittadini e gli studenti
- Creare un documentario che possa girare nelle scuole
- Creare uno spot televisivo sulle bellezze naturali
- Ideare percorsi turistici ed escursioni
- Pescare in modo sostenibile
- Fare immersioni tra i pali della mitilicoltura
- Salvaguardare gli animali marini per non farli estinguere
- Manifestare
- Bloccare gli scarichi inquinanti
- Allevare le cozze
- Spiegare a chi inquina quanta bellezza c’è per convincerli a non inquinare più
- Creare un museo per raccontare la storia degli animali
- Chiudere l’ilva e le altre industrie inquinanti
- Multare chi sporca o inquina
- Aumentare i controlli e creare dei “guardiani ambientali”
- Eliminare tutti i rifiuti dalle sponde e non gettarli più
- Bloccare le idrovore dell’ilva perché aspirano i cavallucci marini
- Frequentare spesso le coste
- Rendere partecipe la cittadinanza
Nel ringraziarla per l’attenzione, concludo con questa ultima frase, scritta da una ragazzina di 16 anni, che credo racchiuda tutto: “Facciamo del nostro territorio, il nostro paradiso, non la terra su cui siamo solo di passaggio”.
Rossella Baldacconi, PhD in Scienze Ambientali