“Si tratta di un’attività di durata biennale finanziata dal Ministero- ha spiegato Carmela D’Auria, archeologa e coordinatrice del progetto per l’associazione “Terre Nostre”- che comprende fasi di analisi e ricerca, ma anche di valorizzazione, tutela e conoscenza, anche attraverso l’innovazione e l’utilizzo di nuove tecnologie”.
“L’idea- ha spiegato Tommaso Giorgino, dottore forestale e progettista- nasce da un gruppo di professionisti innamorati della loro terra e del loro lavoro. L’area del tarantino, così come quella del Gargano, vanta la maggiore concentrazione di aree boscate. L’uomo deve essere protagonista insieme alla natura: è per questo che verrà elaborato un vero e proprio Piano di Gestione del Bosco di Sant’Antuono”.
A moderare l’incontro, Carmelo Torre, presidente INU Puglia e docente di Estimo al Politecnico di Bari. “Il concetto forte- ha detto- è quello di valore sociale complesso. Parliamo di un progetto che non stravolge le risorse, ma le enfatizza. Attraverso l’educazione, il cittadino deve imparare a tutelare il bene di riferimento, deve vivere il bosco e sentirlo parte integrante della comunità”.
Importante anche il ruolo di Arcogem srl, spin off dell’Università di Bari. “Valuteremo- ha spiegato il geologo Fabio Luparelli – la fruizione in sicurezza dei luoghi. Si punta alla redazione di un report geologico e geomorfologico che porti successivamente ad un Piano”. “Con questo rilevamento – ha detto il geologo Vito Pellegrini– analizzeremo alcuni caratteri specifici per la messa in sicurezza finalizzata alla gestione sostenibile”.
Tutto questo con il contributo del mondo dell’associazionismo, grazie anche a “I Portulani” che si occuperanno di comunicazione e WWF Trulli e Gravine. “Le nostre attività- ha spiegato Giovanni Grassi, presidente del WWF- si muovono tra tutela e valorizzazione, attraverso un percorso che porterà ad una maggiore conoscenza del territorio”.
Ai lavori presente anche il sindaco di Mottola, Luigi Pinto. “Siamo fieri- ha sottolineato- di aver intercettato per il bosco un finanziamento che ne ha permesso la riqualificazione”. “Un aspetto che mi piace sottolineare- ha detto l’assessore all’Agricoltura, Ambiente e Turismo Arcangelo Montanaro- è il coinvolgimento delle scuole: questo progetto porterà i ragazzi nel bosco e nella gravina”. Le conclusioni sono state affidate a Pasquale Ribezzo del CNA Puglia. “C’è una Puglia del dire e una Puglia del fare. Quella che abbiamo visto stasera è una Puglia del fare”.
Il tostapane è uno di quegli elettrodomestici che, senza ombra di dubbio, ci mette più…
Dato che il Natale si avvicina sempre di più, è il momento di rimboccarsi le…
Le polpettine alla Nutella sono il dessert più buono che potrai mangiare in questo periodo…
Italiani ancora sotto stress, ma questa volta possono tirare un sospiro di sollievo grazie al…
Presta molta attenzione alle uova che porti a casa: se trovi questi codici, è meglio…
È cominciato il conto alla rovescia per i pagamenti relativi alla tredicesima. La data ufficiale…