Ilva e indotto: il 10 febbraio sarà sciopero
TARANTO – Fim, Fiom e Uilm hanno deciso di organizzare un presidio per il 9 febbraio durante l’incontro previsto nella sede della Regione Puglia a Bari. L’obiettivo è quello di dare forza alle richieste avanzate in materia di ammortizzatori sociali ed integrazione al reddito del personale con Contratti di Solidarietà.
Per il giorno 10 febbraio, è indetto uno sciopero di quattro ore per il primo e secondo turno: dalle 9 alle 13 per il primo turno; dalle 19 alle 23 per il secondo turno, che coinvolgerà lavoratori dell’Ilva, delle ditte dell’appalto, nonché altre categorie sindacali che rappresentano pezzi importanti di attività presenti nello stabilimento. Durante lo sciopero, si svolgerà un presidio sotto la Prefettura di Taranto a cui di chiederà di fare da tramite con il Governo perché trasmetta le necessità, a bando per la cessione Ilva scaduto, che hanno i lavoratori di conoscere i percorsi su cui si avvia la vicenda della cessione.
«Riteniamo che sia il momento di essere uniti con la consapevolezza di condividere obiettivi comuni in merito all’ambientalizzazione del sito produttivo di Taranto, alle bonifiche del suo territorio e alla tutela di tutti i posti di lavoro sia della fabbrica che del tessuto industriale Tarantino – si legge in una nota congiunta – da una approfondita discussione tra Fim, Fiom, Uilm e Usb si è convenuto, data la drammaticità della situazione in atto, di intraprendere percorsi condivisi di informazione ai lavoratori e iniziative che possono portare alla migliore soluzione sui temi esposti. Sarà comunicato a breve il calendario delle assemblee con orari e modalità diversificati per settore, che partiranno dal 4 febbraio e coinvolgeranno tutti i lavoratori sullo stato della vertenza».