Ilva, Matacchiera (Fondo Antidiossina) denuncia: grave degrado al camino E-312

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«Come è facile rilevare dalle foto del 24 gennaio 2016 (ieri), si evidenzia quale sia il grave stato in cui versano gli elettrofiltri del camino E312 ubicato in “area agglomerato” dell’Ilva di Taranto. Ricordiamo che quest’area è considerata da Arpa Puglia la maggiore fonte di microinquinanti. Infatti, tale camino, il più grande di Europa, è quello attraversato da emissioni e polveri intrise di sostanze pericolose ed in particolare di diossine e furani».

Lo scrive Fabio Matacchiera (Fondo Antidiossina Onlus) in una lettera indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al direttore del Dipartimento Mobilità e qualità Urbana, Barbara Valenzano, al direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, e al comandante dei Carabinieri del Noe, Nicola Candido.

elettrofiltri«In qualità di responsabile legale della onlus Fondo Antidiossina – continua l’ambientalista – mi chiedo se siano state effettuate correttamente le manutenzioni ordinarie e straordinarie su tali elettrofiltri, nonché se siano stati periodicamente sostituiti i filtri una volta saturi. Chiedo, inoltre, di conoscere gli esiti del monitoraggio in continuo delle emissioni all’E312 e gli esiti dei campionamenti in discontinuo di diossine e furani previsti dal decreto di riesame AIA, oltre che dalla legge regionale n. 44 del 2008. Chiedo, altresì, gli esiti dei campionamenti sulle emissioni diffuse presenti in agglomerato, come in altre parti dello stabilimento». Conclude Matacchiera: «Ci si chiede infine se tali elementi, evidenze, dati tecnici, esiti analitici, rapporti di prova, controlli, siano riscontrabili, ai sensi delle recenti disposizioni sulla trasparenza, sui siti istituzionali delle Autorità di Controllo (Ispra e Arpa) ovvero sul sito del Ministero dell’Ambiente titolare della procedura amministrativa».

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