Ilva, sindacati: garanzie su integrazione salariale o sciopero
Riceviamo e pubblichiamo i contenuti di una lettera sottoscritta dai segretari generali di Fim, Fiom e Uilm (Valerio D’Alò, Giuseppe Romano e Antonio Talò), rivolta ai commissari dell’Ilva Spa, al presidente della Regione Puglia e per conoscenza alla presidenza del Consiglio dei Ministri.
Viste le criticità connesse allo stabilimento Ilva di Taranto, con particolare riferimento ai risvolti ambientali, al mantenimento dei livelli occupazionali e degli assetti produttivi; considerato il perdurare dell’incertezza sui passaggi futuri; è inaccettabile scaricare sulle maestranze che dal primo giorno pagano, pur senza colpe, un prezzo già alto il peso della crisi.
Per questi motivi è da respingere la posizione aziendale alla non disponibilità ad integrare il salario dei lavoratori Ilva che dovranno accedere agli ammortizzatori sociali. Le scriventi organizzazioni sindacali ritengono che ai lavoratori non si possano chiedere altri sacrifici (ulteriori decurtazioni del salario), per cui chiedono risposte certe sulla possibilità di integrazione da parte delle istituzioni.
Non da meno si richiedono risposte certe sulla situazione dei lavoratori dell’indotto a cui, oltre i noti problemi legati al salario, si aggiunge un futuro non chiaro sui programmi. In assenza di garanzie avvieremo a partire dal 10 febbraio iniziative di sciopero a sostegno di questa richiesta, con modalità da definire, presso le sedi istituzionali in indirizzo.