Ilva, Pucci rinuncia all’incarico di direttore generale
«Ringrazio i commissari per la fiducia che mi hanno mostrato nel nominarmi direttore generale di Ilva per la fase di trasferimento degli asset della società. Tuttavia non ritengo di accettare l’offerta e preferisco attendere l’esito del ricorso in Cassazione sul processo che mi ha visto condannato ingiustamente per il tragico incidente alla Thyssen di Torino». E’ la dichiarazione rilasciata dall’ing. Marco Pucci, dopo le polemiche che sono divampate, anche su testate e media nazionali, con la sua nomina a direttore generale dell’Ilva avvenuta ieri.
«All’epoca – aggiunge – ero nel Consiglio di amministrazione della società senza alcuna delega alla sicurezza e con responsabilità nelle aree commerciali e del marketing. Confido che i giudici supremi sapranno dare il giusto peso alle responsabilità penali personali. Sono tornato in Ilva un anno fa e continuerò a collaborare come manager per il risanamento e il rilancio della società». Tante le critiche piovute sulla sua nomina (al posto di Rosini) nelle ultime ventiquattro ore: dai “Liberi e pensanti” ai Verdi passando per lo Slai Cobas e Legambiente, tutti rimasti basiti davanti ad una decisione così incauta. Ricordiamo che nel rogo della ThyssenKrupp – avvenuto nel 2007 a Torino – persero la vita sette operai. Pucci era stato condannato in primo grado a 13 anni e 6 mesi, poi ridotti a 6 anni e 10 mesi in Appello. Ora si attende la decisione della Cassazione. Resta da capire come sia stato possibile da parte dei commissari straordinari dell’Ilva operare una nomina così azzardata che non teneva conto della situazione a dir poco delicata di Pucci.
Alessandra Congedo