Patente di guida: controlli più severi per chi soffre di apnee notturne
TARANTO – Patente di guida, controlli più severi per chi soffre di apnee notturne. E’ stato pubblicato lo scorso 13 gennaio, sulla Gazzetta ufficiale, il decreto che recepisce la direttiva europea 2014/85/UE, in materia di prevenzione per i soggetti affetti da questa patologia. Ne consegue che coloro che presentano questo disturbo del sonno dovranno sottoporsi a cure specifiche per poter conseguire o rinnovare la patente.
Si tratta di un problema che affligge in Italia il 50 per cento degli uomini ed il 23 per cento delle donne, provocando ogni anno migliaia di incidenti stradali. Una recente ricerca scientifica di una équipe italiana coordinata dal neurologo Sergio Garbarino, parte attiva nelle commissioni ministeriali che hanno lavorato al decreto, ha rilevato che ogni anno in Italia la sindrome da apnea ostruttiva (Osas) provoca oltre 17.300 incidenti stradali, con più di 250 morti e 12.200 feriti.
Per tale motivo, il decreto rappresenta una prima importante risposta al problema del colpo di sonno alla guida. Il Ministero della Salute spiega che la Osas “è una condizione caratterizzata da pause nella respirazione durante il sonno, dovute all’ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree”. Ciò provoca un’interruzione temporanea della respirazione e quindi una riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue. Il sintomo è una sonnolenza o una diminuzione delle prestazioni durante le ore diurne e russamento nel sonno.
L’apnea si manifesta quando la persona smette di respirare per dieci secondi o più, ma meno di tre minuti. L’ipoapnea avviene quando c’è una riduzione parziale del flusso respiratorio, mentre la condizione definita come Rera (Respiratory Effort Related Arousal) consiste in una limitazione del flusso aereo con progressivo incremento dello sforzo respiratorio, seguito da un rapido sblocco e ricadute visibili a livello dell’elettroencefalogramma (arousal).
Il ministero precisa che “si ha la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno quando si verifica un numero di apnee o di eventi respiratori ostruttivi incompleti (ipopnee/Rera) uguale o superiori a cinque episodi per ora di sonno con evidenza di sforzo respiratorio durante l’ostruzione e presenza di altri sintomi come la sonnolenza diurna, oppure quando si verifica almeno un numero di eventi uguale o superiore a 15 con evidenza di sforzi respiratori”.
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è più frequente nelle persone in sovrappeso e obese, in quelle con il collo corto e tozzo (taurino), in chi ha ostruzioni a livello del naso, della bocca o della gola. Inoltre, si presenta più spesso negli uomini che nelle donne e nelle donne è più frequente dopo la menopausa.
A cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione – Giornalista – Insegnante di Scuola Guida, abilitata dal 2003.
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