Nell’accogliere la domanda di tutela cautelare, il Tar ha deciso di sospendere l’efficacia dell’atto impugnato e di fissare la trattazione di merito del ricorso nell’udienza pubblica fissata per il 4 maggio 2016. L’obbligo di bonifica continua a persistere, invece, per il gestore della discarica (società Vergine Srl). Nell’ordinanza del Tar viene rilevato “che non è stata accertata una qualche responsabilità dei ricorrenti – nudi proprietari dell’area in esame – nella causazione del danno in oggetto, responsabilità che costituisce il presupposto del sorgere della loro responsabilità, e che sotto altro profilo non sembra, allo stato, che gli ordini in esame rientrino all’interno delle misure di prevenzione di cui possono essere onerati i proprietari del sito in forza della sola situazione proprietaria”.
Alessandra Congedo
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