Discarica Vergine, accolto il ricorso contro l’ordinanza del sindaco Stefàno

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discaricaIl Tar di Lecce ha accolto il ricorso cautelare presentato dai proprietari dei terreni dove sorge la discarica Vergine (Lizzano) contro il Comune di Taranto, difeso per l’occasione dall’avv.  Maddalena Cotimbo, e contro il sindaco di Taranto, difeso dall’Avvocatura dello Stato. Oggetto del contendere l’ordinanza n. 58 del 13 novembre 2015 con cui il sindaco Ezio Stefàno imponeva ai proprietari dell’area  alcuni interventi di bonifica, compresa la rimozione immediata del percolato.

Nell’accogliere la domanda di tutela cautelare, il Tar ha deciso di sospendere l’efficacia dell’atto impugnato e di fissare la  trattazione di merito del ricorso nell’udienza pubblica fissata per il 4 maggio 2016. L’obbligo di bonifica continua a persistere, invece, per il gestore della discarica (società Vergine Srl). Nell’ordinanza del Tar  viene rilevato “che non è stata accertata una qualche responsabilità dei ricorrenti – nudi proprietari dell’area in esame – nella causazione del danno in oggetto, responsabilità che costituisce il presupposto del sorgere della loro responsabilità, e che sotto altro profilo non sembra, allo stato, che gli ordini in esame rientrino all’interno delle misure di prevenzione di cui possono essere onerati i proprietari del sito in forza della sola situazione proprietaria”.

Alessandra Congedo

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