I bambini di Taranto vogliono vivere
TARANTO – “I bambini di Taranto vogliono vivere”. E’ il messaggio lanciato oggi attraverso un cartellone pubblicitario situato in viale Magna Grecia (ma un altro è presente in via Cugini) su volontà – a quanto pare – di un gruppo di genitori particolarmente sensibili alla questione ambientale e sanitaria che attanaglia il territorio ionico. Genitori che si sono autofinanziati per esprimere il bisogno di un’intera comunità. Il messaggio (la cui immagine sta spopolando sui social network) è apparso nella stessa giornata in cui la Camera darà il via libera al decreto sulla cessione dell’Ilva che prevede un’ulteriore proroga di sei mesi sul rispetto delle prescrizioni ambientali (Aia). Il nuovo termine previsto è giugno 2017, ma ulteriori proroghe sono sempre in agguato quando si parla di Ilva.
Alessandra Congedo
“ECCO COSA CHIEDIAMO PER I NOSTRI FIGLI” – NOTA TRATTA DALLA PAGINA FACEBOOK DI GIANFRANCO CURTO
“Mamma, ma è vero che a Taranto i bambini si ammalano molto di più che nel resto d’Italia?”. Federica (il nome è di fantasia) aveva otto anni e gli occhi spalancati dal terrore quando per la prima volta pose questa domanda alla madre. Li vedemmo, quegli occhi, perché eravamo lì, a casa dei nostri amici, quella sera. Il silenzio calò così improvviso e freddo da gelare i nostri cuori. E mentre la madre cercava una risposta “adeguata”, se mai ci può essere risposta a tale domanda, Federica la fissò con le lacrime agli occhi, urlando: “Tu mi devi portare via da qui. Andiamo vicino a Gardaland, ti prego. Io voglio vivere.”
E’ così che viviamo, a Taranto. Senza risposte adeguate a domande che mai un bambino dovrebbe porre. Viviamo nascondendo loro la verità, nascondendo la nostra preoccupazione, il terrore che possa capitare a un nostro figlio. E molto più spesso di quanto dovremmo non pensiamo alla tutela della loro salute, che è il primo compito di un genitore, dimentichiamo la protezione che a loro, i nostri figli, dobbiamo. Ed evitiamo, spesso vigliaccamente, quella domanda che dovremmo porci ogni giorno della nostra esistenza: “Che genitori siamo, se non riusciamo a tutelare la salute dei nostri figli, la loro vita?”.
A questa domanda, madri e padri di Taranto adesso rispondono con questa iniziativa. Manifesti di 6 metri per 3 con un’unica frase, la più naturale del mondo: “I BAMBINI DI TARANTO VOGLIONO VIVERE”. La vita, il bene più prezioso del mondo, l’unico diritto non monetizzabile, a Taranto lo si deve chiedere quasi come un regalo. Madri e padri tarantini lo chiedono a quelle Istituzioni che dovrebbero garantire il rispetto della Costituzione italiana. Lo chiedono con fermezza, senza il cappello in mano. Lo chiedono come un diritto. E non si fermeranno. Mai!