Galante (M5S): “Continui sversamenti di liquami a Pulsano, la Regione intervenga”

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pulsanoLa storia del depuratore consortile al servizio dei Comuni di Pulsano e Leporano sembra non avere fine, nonostante l’avvio del nuovo impianto di Contrada Palata, il più costoso della Regione Puglia. Non sono bastati, infatti, 18 anni per risolvere definitivamente il problema degli sversamenti dai tombini in Viale La Fontana, ancora in corso in questi giorni. Un depuratore, quello pulsanese, che è stato al centro delle cronache locali sin dal lontano 1997, anno in cui si decide di dotare i Comuni di Pulsano e Leporano, con le rispettive marine, di un nuovo impianto di depurazione.

Il progetto e la tecnologia utilizzata sono stati sempre contestati da parte dei cittadini sensibili alle tematiche ambientali e il ritardo nella realizzazione dell’impianto ha permesso al vecchio depuratore di Contrada Rotondella, con annesso scarico a mare, di funzionare fino allo scorso 22 maggio 2015 nonostante il sequestro (con facoltà d’uso) disposto dalla Capitaneria di Porto il 16 dicembre 2013. Diverse e numerose sono le violazioni in materia ambientale riscontrate, quali il danneggiamento aggravato delle acque pubbliche, il getto pericoloso di cose, il deturpamento di bellezze naturali, il superamento dei valori tabellari allo scarico in acque superficiali, fino ad arrivare ai reati contro la pubblica amministrazione, a seguito dell’interruzione di un servizio di pubblica necessità.

Il varo del codice di tutela delle acque che sancì il divieto di immissione nel sottosuolo dei reflui depurati, ha attivato con la società esecutrice dei lavori sul nuovo impianto un lungo contenzioso legale, poi deciso dopo diversi anni a favore del comune di Pulsano. Il Comune di Pulsano, ricorda il meetup cittadino, è stato già condannato, nel 2014, per gli sversamenti avvenuti nell’estate del 2009 sulla spiaggia de La Fontana a causa della scarsa manutenzione dei pozzetti, pendenze sbagliate e per gravi difetti al tronco fognario per insufficienza delle dimensioni.

“Nonostante l’avvio del nuovo impianto – dichiara il Consigliere Regionale Marco Galante (M5S) – continuano a giungere le segnalazioni dei cittadini residenti sugli sversamenti di liquami in Viale La Fontana e di esalazioni intollerabili e dannose da parte dei cittadini residenti in Contrada Crocifisso. Il Nuovo depuratore non dispone, inoltre, del modulo di affinamento acque che consentirebbe il riutilizzo dei reflui depurati in agricoltura. Ho depositato un’interrogazione – conclude il consigliere pentastellato – con la quale chiedo chiarimenti sulla vicenda e soprattutto quali azioni intende adottare la Regione Puglia, di concerto con Acquedotto Pugliese, per dotare gli impianti di depurazione presenti sul territorio del modulo di affinamento acque per il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura.”

NOTA STAMPA M5S

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