Ospedale San Cataldo senza VIA, Taranto Futura: Mazzarano ci lascia basiti

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“Il consigliere regionale Mazzarano ha dichiarato  nei giorni scorsi  la “ferma volontà della Regione Puglia a procedere con l’avvio per la realizzazione dei due nuovi ospedali pubblici di Monopoli e di Taranto”, dicendo praticamente che, diversamente, si vogliono prendere in giro i tarantini. Francamente rimaniamo basiti dalle dichiarazioni di questo soggetto politico”. E’ quanto si legge in una nota dell’avv. Nicola Russo (coordinatore di Taranto Futura) che riportiamo di seguito.

russo e d'ippolitoSi ricorda al consigliere Mazzarano che, per l’Ospedale di Monopoli, con il 50% dei posti letto in meno rispetto a quelli previsti per Taranto, è stata effettuata la V.I.A., come richiesto dall’Arpa Puglia ovvero una Istituzione che esercita il controllo ed emette i pareri in merito, quale Organo predisposto per legge. Ma il Comune di Taranto, inspiegabilmente, e contrariamente alle sue precedenti delibere (sul divieto di espansione urbanistica nella zona Nord-Est di Taranto(asse viario Taranto- San Giorgio Ionico), ha scelto una zona dove costruire l’Ospedale San Cataldo, proprio contro i regolamenti in ordine ai criteri di scelta delle aree soggetta a VIA.

Ciò conforta il Comitato Taranto Futura per insistere nel ricorso amministrativo (e con ciò si ricorre alla legge  e non si insultano i cittadini) anche in ordine alla scelta dell’area dove costruire  il nuovo l’Ospedale, tanto da  interessare anche la Corte dei Conti e la Magistratura in via preventiva, tenendo presente che la Regione Puglia aveva già redatto un progetto per la costruzione dell’Ospedale nuovo a Paolo VI vicino alla Cittadella della Carità con ingenti spese economiche. Il Comitato Taranto Futura, insiste affinché il nuovo ospedale venga costruito a Paolo VI, vicino alla Cittadella della Carità, così come evidenziato e prima progettato dalla Regione Puglia, al fine di risparmiare notevoli risorse economiche pari ad € 14.000.000, data l’esistenza in detto luogo di servizi, strade statali ed altre opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Si tratta solo di costruire la struttura ospedaliera in pochissimi anni. La sanità non è cementificazione, ma servizi da garantire ai cittadini.

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