L’incontro, sollecitato dal dott. Mancarelli , ha visto la partecipazione di alcuni consiglieri regionali quali: Pentassuglia, Franzoso e Borraccino. Nonché dei sindaci di Lizzano e Fragagnano e anche di alcuni consiglieri comunali di Lizzano: Lecce, Cervellera, Morelli, Donzello. Erano presenti anche alcuni soci dell’associazione AttivaLizzano con il presidente Angelo Del Vecchio. Il dibattito articolato, conciso e senza sbavature di appartenenza partitica, si è articolato sulla discarica e sulle esigenze di sicurezza per le popolazioni limitrofe.
In particolare il sindaco di Lizzano, Macripò, ha ribadito la sua contrarietà al riuso della discarica ed ha consegnato all’assessore una copia del verbale della seduta del consiglio Comunale di Lizzano dal quale si evince la disponibilità del Comune di Lizzano ad anticipare 200.000 euro per i primi lavori di messa in sicurezza della discarica. Il consigliere Pentassuglia ha evidenziato la necessità di un tavolo tecnico operativo al quale invitare la Provincia ed il Comune di Taranto, ciascuno per le proprie competenze e capacità. La consigliera Franzoso, ha ricordato come i cittadini di Lizzano vivano da anni una emergenza sociale e sanitaria a causa della discarica. Il consigliere Borraccino ha sottolineato il fatto che in provincia di Taranto esista un vero e proprio monopolio sul trattamento dei rifiuti che fa capo ad imprenditori di Massafra intenzionati a riaprire la discarica Vergine.
Il presidente di AttivaLizzano, Angelo Del Vecchio, ha ribadito la contrarietà assoluta, senza alcuna condizione, alla riapertura della discarica, leggendo e consegnando all’assessore un documento dell’associazione che chiede esplicitamente che la discarica resti chiusa definitivamente, messa in sicurezza, bonificata e vigilata, evidenziando, inoltre che , la Vergine Spa , dopo aver incassato, inspiegabilmente, dalla Provincia di Taranto 18.500.000 euro che dovevano garantire la bonifica del sito, si è dissolta e d’altra parte, il proprietario del terreno si rifiuta di rimuovere il percolato fuoriuscito che costituisce la bomba ecologica da tutti paventata.
Al termine dell’incontro tutti gli intervenuti hanno concordato sulla necessità di chiudere definitivamente la discarica Vergine e di attivarsi in qualunque maniera affinché si possa procedere alla sua messa in sicurezza reperendo i fondi necessari. L’assessore Santorsola si è impegnato sia ad esaminare, in maniera approfondita, le problematiche relative alla gestione e messa in sicurezza della discarica che a fissare, a breve scadenza, un incontro con gli amministratori comunali e provinciali, ma anche con AttivaLizzano. Bisogna agire al più presto, perché a marzo 2016 scade il termine fissato per la conclusione del procedimento amministrativo che ha ad oggetto l’eventuale volturazione dell’AIA alla società LUTUM al fine di riaprire la discarica, anche se (per ora) resta sotto sequestro per ordine dell’Autorità Giudiziaria.
Nota stampa a firma di Angelo Del Vecchio presidente di AttivaLizzano
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