Primo Maggio a Taranto: si semina già da Natale
Dopo tutto quello che è accaduto negli ultimi anni, ci chiediamo se abbia ancora senso organizzare un’altra edizione del Primo Maggio tarantino. Gli ultimi provvedimenti emanati, dimostrano quanto Taranto sia al centro dei pensieri dei nostri “rappresentanti” istituzionali solo a parole. E’ come se qualcuno, a tavolino, avesse deciso di lasciar morire il nostro territorio e far spirare i Tarantini di rassegnazione permettendo loro di scegliere fra andar via o restare piegando la testa ed accettando ogni prevaricazione, abuso e perdita di diritti. Noi però, a questo stato di cose non vogliamo né possiamo rassegnarci. Noi d’idee ne abbiamo tante, ma è necessario che la partecipazione dei Tarantini sia costante e numerosa specialmente nei momenti di confronto e non solo quando c’è “da ballare”.
Perché il Primo Maggio non è solo un concertone, non è un festival, né una tradizione da tramandare. Il Primo Maggio è altro: una lente d’ingrandimento sui problemi della città, l’occasione per accendere i riflettori e per farli rimanere puntati per tutto l’anno, ed è anche un mezzo per far capire a tutti, istituzioni comprese, che di altro si può vivere, che l’economia in questa città la possiamo far girare diversamente, lo abbiamo dimostrato. Con la collaborazione di tutti gli attori appartenenti al comparto turistico e dei servizi si potrebbe pensare di “usare” la manifestazione per aprire la città ai turisti e ai tarantini stessi per fare conoscere le nostre bellezze. Questo è solo uno spunto perché d’idee per rilanciare la nostra città ne abbiamo tante, dalla valorizzazione delle risorse naturali del territorio all’abbandono definitivo di quelle immagini iconografiche che raffigurano Taranto come la patria dei marinai e come deserto in cui si trova una cattedrale, divenuta ormai un ferrovecchio.
Il Concertone del Primo Maggio di Taranto è l’esempio di come si possa costruire un evento, unico, senza essere finanziato da partiti politici, sindacati, banche, inquinatori, aziende colluse, lobby e tutto ciò che di negativo esiste e che alimenta il sistema che ci schiavizza quotidianamente. Tutto è realizzato con le piccole donazioni erogate a fronte di un gadget quale la maglietta o la bottiglia del vino “Libero e Pensante”, a dimostrazione che si può compiere ciò che fino a poco tempo fa sembrava irrealizzabile. Quest’anno abbiamo deciso di iniziare a costruire sin da questo Natale qualcosa di concreto che ci permetta di pagare le spese da sostenere (che aumentano tutti gli anni), sin da questo lunedì sarà possibile iniziare a contribuire per la realizzazione dell’evento che metterà Taranto in primo piano. Iniziamo con il proporre un’ottima bottiglia di vino “Libero e Pensante” sulle tavole di tutti i Tarantini per queste festività, sosteniamo il nostro territorio, insieme!
A.P.S. “Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti”