Ilva, nuovo video-denuncia del Fondo Antidiossina su area GRF

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Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Fabio Matacchiera, presidente del Fondo Antidiossina onlus.

bombardamentoIncredibili immagini dell’area “Gestione Rottami Ferrosi” vista dal satellite e da potenti obiettivi del Fondo Antidiossina di Taranto.  Nelle immagini si vede davvero tutto ciò che succede nella famigerata area GRF che la magistratura pose sotto sequestro nel luglio 2012 e a cui fu concessa, successivamente, la facoltà d’uso per decreto del governo. La situazione permane molto grave, sia per lo stato dei luoghi, sia perché i fumi che provengono da quella zona sono davvero spaventosi e continuano a essere nocivi soprattutto per gli operai e per i quartieri vicini. Ricordiamo che, nei mesi addietro, si sono già verificati degli incidenti gravi in cui sono rimasti coinvolti degli operai.  Le immagini video risalgono alla notte tra il 13 ed il 14 dicembre scorso.

Si vede perfettamente che l’intera superficie, di oltre 5 ettari di estensione, risulta devastata dalla continua e martellante azione di scarico delle paiole contenenti soprattutto scarti di ghisa fusa provenienti dalle acciaierie 1 e 2 dell’Ilva di Taranto. L’area in questione, oltre a non essere pavimentata, è anche priva di copertura e non è nemmeno dotata di sistemi adeguati di aspirazione fumi. Ricordiamo che era stata prevista dall’Aia la pavimentazione e la copertura di tutta la superficie e che poi, per mancanza di disponibilità economica, si era passati alla installazione delle sole cappe mobili. Dalla visione del video possiamo, invece, facilmente rilevare che le cappe mobili o non ci sono, o sono totalmente inefficienti.  Inoltre, siamo testimoni che l’azione di svuotamento delle paiole (contenenti gli scarti incandescenti delle acciaierie dell’Ilva, il cui contatto con il suolo causa la dispersione nell’ambiente di imponenti quantità di fumi non convogliati) si verifica durante ogni notte a intervalli di 50 – 60 minuti l’una dall’altra. Per tali accadimenti reiterati, il Fondo Antidiossina inoltrerà alla procura di Taranto un altro esposto denuncia.

 

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