«Ora il Gup dovrà sanare in poche settimane il vizio che ha portato al rinvio degli atti da parte della Corte d’assise di Taranto, e procedere al corretto rinvio a giudizio prima che si avvicini il termine per la prescrizione». Lo afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi, secondo cui il rinvio all’udienza preliminare del processo «comporta anche un aspetto positivo: il Codacons ha deciso infatti di riaprire i termini dell’azione risarcitoria in favore degli abitanti di Taranto danneggiati sul fronte ambientale e su quello della salute». «Tutti i residenti della città, indipendentemente da eventuali patologie insorte – è detto in una nota – possono ancora chiedere i danni da Ilva, costituendosi parte civile nel processo attraverso il Codacons, entro il prossimo 31 dicembre – prosegue Rienzi – Azione resa oggi ancor più forte dalla relazione Asl sulle polveri sottili, che contiene elementi importanti sul fronte dei rischi corsi dagli abitanti, e che alza il valore dei risarcimenti almeno a 100mila euro a cittadino in caso di malattie riconducibili all’inquinamento dell’aria».(ANSA)