Ilva, Governo vara decreto per accelerare cessione a terzi – Slitta termine risanamento ambientale
Il Governo ha varato un decreto legge per accelerare la cessione dell’asset dell’Ilva a terzi. Il Consiglio dei Ministri ha disposto “uno stanziamento di 300 milioni che facilita il percorso di transizione” nella cessione di complessi aziendali del gruppo Ilva entro il 30 giugno 2016. Lo ha annunciato il sottosegretario Claudio De Vincenti in conferenza stampa. L’obiettivo dichiarato dal Governo è quello di passare le redini del siderurgico ad una nuova compagine societaria in grado di garantire un “futuro stabile, definitivo, di prospettiva industriale e di risanamento ambientale”. Chi rileverà il gruppo dovrà rimborsare allo Stato l’importo erogato e non ancora restituito maggiorato degli interessi. La previsione della restituzione con interessi farebbe del finanziamento un prestito ponte escludendo – secondo il Governo – l’aiuto di Stato. Altre norme riguardano il pagamento dei debiti prededucibili contratti dall’amministrazione straordinaria allo scopo di garantire la tutela dell’ambiente, della salute e dell’occupazione.
SLITTA TERMINE RISANAMENTO AMBIENTALE
Oggi è emersa anche un’altra notizia che non ci lascia sorpresi: slitta la scadenza per completare il piano di risanamento ambientale dell’Ilva che viene prorogato dal 4 agosto al 31 dicembre 2016. Da Palazzo Chigi fanno sapere che il soggetto aggiudicatario dell’Ilva, che verrà valutato in base alla bontà del piano industriale e selezionato con criteri di trasparenza e anche di proposta ambientale, potrà «presentare un nuovo piano Aia che verrà valutato con la stessa procedura e modalità già adottata nella valutazione dell’Aia esistente», ha spiegato Guidi. Il ministro ha sottolineato che «l’Aia rimane in vigore, viene omogeneizzata nei termini al 31 dicembre 2016».
AIA, GALLETTI: STEP 80% RISPETTATO
«Ricordo che a tutt’oggi l’Ilva rispetta tutte le Bat (Best available techniques, ndr): tutti i limiti di emissione europei oggi a Taranto sono rispettati». Ha commentato il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti in conferenza stampa. «Il piano di ambientalizzazione prevedeva degli step intermedi – ha dichiarato – uno di questi era la realizzazione dell’80% delle prescrizioni entro il 31 luglio 2015. Oggi possiamo dire con certezza, perchè certificato dall’Ispra, che il primo step è rispettato» Peccato che nella parte dei lavori ancora da realizzare rientrino le opere di maggiori rilevanza dal punto di vista ambientale come la copertura dei parchi minerali il cui iter procede con lentezza. In base a quanto indicato dall’ultima relazione Ispra, tali lavori dovranno essere conclusi entro 28 mesi – 8 settembre 2016 – dall’entrata in vigore del piano ambientale. Ma alla luce del percorso tracciato oggi dal Governo la tempistica resta tutta da vedere.
Alessandra Congedo