Ilva, Fiom contraria a “svendita” ai privati
Il Consiglio dei Ministri, con l’ennesimo decreto, il nono, modifica ancora una volta le carte in tavola, arrivando questa volta a indicare la data di vendita dello stabilimento Ilva di Taranto e spostando in avanti il termine dell’applicazione dell’Aia. Lo afferma Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom-Cgil in una nota. «Siamo in presenza di un decreto che rischia di scaricare i costi sul pubblico e gli utili sul privato, facendo pagare ai lavoratori attualmente occupati pesanti costi in termini occupazionali. Inoltre, riteniamo gravissima la volontà di allungare i tempi del processo di ambientalizzazione, per la quale devono essere rispettati i tempi indicati nell’Aia» dichiara il sindacalista. «Ancora una volta – continua Rappa – contraddicendo quanto fino ad ora aveva dichiarato, il governo prende decisioni senza consultare le organizzazioni sindacali. È assolutamente necessaria una immediata convocazione alla presidenza del Consiglio dei ministri, qualora questo non avvenisse metteremo in campo tutte le iniziative di mobilitazione necessarie».