«Associazione Provinciale Allevatori, gioco di squadra ma non per tutti»

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agricoltura_194-250-200-90-c«Da soli si può anche ballare per un po’, ma non si va lontano». Confagricoltura Taranto e Cia Taranto commentano così, con un certo stupore, la sortita “in solitaria” di Coldiretti Taranto sul recente rinnovo dei vertici dell’Associazione Provinciale Allevatori.

Un appuntamento importante per le organizzazioni di categoria, sia per il peso del settore nell’economia tarantina – oltre mille aziende – sia per il momento di difficoltà che esso sta attraversando a causa delle tensioni sul prezzo del latte, sfociate non per caso in un accordo positivo raggiunto al Tavolo latte ministeriale. «Tutti insieme – spiega il direttore di Confagricoltura Taranto, Carmine Palma – abbiamo raggiunto l’accordo sul nuovo governo dell’Associazione Allevatori, sia sul presidente, sul quale abbiamo smorzato qualche malumore, sia riguardo ai componenti dell’assemblea che lo affiancheranno in un mandato impegnativo, frutto del gioco di squadra su cui abbiamo investito energie e impostato un metodo di lavoro». 

L’intesa condivisa, dunque, ha partorito  il nuovo Consiglio provinciale dell’Apa, composto da: Giovanni Boccardi, Pietro Botta, Francesco De Luca, Angelo Sergio, Domenico Amatulli, Francesco D’Onghia (che ne è il nuovo presidente), Donatello Schiavone, Michele Nardelli, Donato Nuzzi, Vito Paradiso, Teodoro Ripa e Giuseppe Tagliente. «E tuttavia – rimarca Vito Rubino, direttore Cia Taranto – ci tocca registrare l’ennesima fuga in avanti dei nostri amici di Coldiretti, come se l’Apa fosse espressione soltanto del loro mondo e non anche dei nostri allevatori. Peraltro, ci saremmo aspettati anche dal direttore dell’Apa un atteggiamento super partessoprattutto dal punto di vista comunicativo, più consono al suo ruolo all’interno di un’organizzazione in cui non esistono “correnti” particolari da assecondare ma interessi generali da rappresentare».

«E’ un peccato – aggiunge il direttore Palma – che si sia persa l’occasione, colta invece altre volte, per dare all’esterno un’immagine di coesione e, all’interno, per certificare la capacità e la voglia di perseguire obiettivi comuni, pur restando ferma la doverosa rappresentanza di interessi diversi e variegati. Talvolta, però è da certi particolari che si giudicano le grandi scelte e si misurano le persone». «Un dovuto ringraziamento – concludono Palma e Rubino – va al presidente uscente Vito Paradiso e ai consiglieri “storici” Antonio Tagliente e Rocco Di Natale che, per tanti anni, hanno dato lustro condiviso la missione della stessa Associazione allevatori della provincia di Taranto e che oggi hanno favorito il ricambio generazionale». 

NOTA STAMPA DI CONFAGRICOLTURA E CIA TARANTO

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