Anche noi Verdi Taranto ci uniamo al coro “Ci avete rotto il clima”. Il 29 mattina saremo in piazza Arsenale insieme alle associazioni che hanno organizzato e aderito a questo evento nell’attesa del Cop 21 in Francia, una tavola rotonda tra tutte le nazioni, per scegliere le strategie che possano salvaguardare il clima del nostro pianeta. Il surriscaldamento globale sta già dando degli effetti devastanti in tutte le parti del mondo e il proseguire su questa direzione potrebbe disegnare una strada senza ritorno. Lo scioglimento dei ghiacciai determinerebbe l’innalzamento del livello del mare, l’inondazioni di terre e la desertificazione di altre, oltre a determinare la comparsa di fenomeni climatici di grande pericolosità e portata. Fino ad ora i potenti della terra hanno fatto ben poco per salvaguardare il pianeta e la sua salute, basti pensare al continuo sfruttamento di materie fossili per la produzione di energia; nel nostro Paese col recente “Sblocca Italia” si da il via libera alle trivellazioni e dunque allo sfruttamento del petrolio, considerato ancora una volta come materia prima fondamentale. Le conseguenze di questa scelta dissennata si sommerebbe a quelle delle realtà industriali già insistenti nel territorio, come la centrale a carbone di Brindisi, come la ingombrante e scomoda presenza della raffineria e del siderurgico della nostra Taranto, anch’essa definibile come una città a petrolio e a carbone. Entrambe immettono ingenti quantità di fumi e veleni nell’atmosfera insieme ai numerosi inceneritori attivi. La terra ha la febbre e non è possibile più attendere: è necessario che i potenti attuino le strategie per contenere questo surriscaldamento planetario, mettendo da parte gli interessi economici delle lobby delle energie fossili e del potere finanziario. E’ tempo di fermarsi, è tempo di difendere il pianeta, è tempo di soluzioni ecologiste.
I coportavoce cittadini dei Verdi Taranto
Ada Le Noci
Luca Piccione