È quanto rileva la Fao nel rapporto ‘L’impatto dei disastri sull’agricoltura e la sicurezza alimentare, pubblicato in vista della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Parigi. Lo studio dimostra anche che il 22% dei danni e delle perdite causato da tali calamità nei Paesi in via di sviluppo, tra il 2003 e 2013, si è abbattuto sul settore agricolo. Guardando ai danni causati unicamente da fenomeni collegati al clima, nei Paesi in via di sviluppo, le coltivazioni, l’allevamento, la pesca e le foreste da sole hanno subito circa il 25% dei danni economici.
Nei casi di siccità, oltre l’80% dei danni e delle perdite hanno colpito il settore agricolo, specialmente l’allevamento e le coltivazioni. Il rapporto Fao è basato sullo studio di 78 valutazioni di bisogni post-disastro condotte sul campo in Paesi in via di sviluppo, uniti ad analisi statistiche sulle perdite produttive, sui cambiamenti nei flussi di commercio e sulla crescita del settore agricolo associati a 140 disastri di media e larga scala, definiti come fenomeni che colpiscono almeno 250.000 persone. (AdnKronos)
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