Taranto Isolaverde, Filcams Cgil: accordo siglato

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protesta isola verdeUno spiraglio di luce nella vicenda dei 231 lavoratori di Taranto Isolaverde. Con l’accordo siglato oggi pomeriggio si dimostra che basta la volontà per evitare di perdere posti di lavoro. Gli impegni presi da parte delle parti sono importanti e come Filcams Cgil, possiamo ritenerci soddisfatti, per il momento, perché abbiamo evitato che altre famiglie perdessero il reddito. L’accordo è il frutto dell’impegno costante dei lavoratori a voler rivendicare i propri diritti e gli impegni presi dalle Istituzioni, che finalmente hanno assunto un ruolo attivo, dimostra che la lotta per il proprio lavoro porta risultati. Come Filcams Cgil, comunque, staremo sempre attenti che gli impegni sottoscritti vengano rispettati.

Nota stampa della Filcams Cgil

LICENZIAMENTI SOSPESI – Sono stati sospesi fino al 10 gennaio, in attesa di una possibile ricollocazione degli operai per altri mansioni da parte di terzi, i licenziamenti collettivi dei 231 lavoratori di Taranto Isolaverde, società partecipata della Provincia messa in liquidazione. Licenziamenti che sarebbero scattati domani. È quanto emerso nel corso di una riunione che si è tenuta oggi in Prefettura, a cui hanno partecipato l’azienda, i sindacati, la Provincia e la Regione. Il consiglio di amministrazione di ‘Taranto Isolaverdè aveva approvato il bilancio certificando una perdita di un milione e mezzo euro, cui l’ente Provincia non era in grado di far fronte. Si è così passati alla procedura della messa in liquidazione. I dipendenti di Taranto Isolaverde, protagonisti di diverse clamorose iniziative di protesta, sono in contratto di solidarietà da oltre un anno con riduzione dello stipendio al 50 per cento e da aprile non percepiscono lo stipendio. Oggi è stato siglato un protocollo d’intesa con cui «il Consiglio di liquidazione si impegna a prorogare il termine finale di scadenza della consultazione in sede amministrativa nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo in atto subordinatamente alla sospensione concordata dei rapporti di lavoro» fino al 10 gennaio. C’è l’ipotesi di revoca della liquidazione con la presentazione di un piano industriale per il rilancio dell’attività, ma solo in caso di ripianamento delle perdite. La Regione si impegna a favorire corsi di formazione e riqualificazione. Il prefetto Umberto Guidato provvederà invece a sensibilizzare il commissario straordinario per le bonifiche, Vera Corbelli, per il possibile impiego degli stessi operai. (ANSA)

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