Il M5S pugliese si è fatto promotore della “Settimana per il contrasto al gioco d’azzardo” e questa settimana nel palazzo del Consiglio regionale hanno tenuto una conferenza stampa in merito. “Abbiamo deciso di accendere i riflettori su una problematica non solo sottovalutata ma che viene addirittura incentivata dal Governo – denunciano i consiglieri regionali M5S – Se da un lato infatti il Ministero della Salute inserisce la Ludopatia all’interno dei LEA mentre dall’altra la legge di stabilità 2016 prevede infatti il rilascio di circa 10 mila rinnovi di concessioni in scadenza e di oltre 5 mila nuove concessioni. Questa settimana – spiegano – presenteremo una serie di azioni politiche in Consiglio regionale e sul territorio al fine di sensibilizzare e contrastare quella che ormai sta diventando una vera e propria piaga sociale con degli altissimi costi sociali. Senza contare che il gioco d’azzardo, è anche uno dei canali più diffusi utilizzati dalla criminalità organizzata per ripulire il denaro sporco, si stima in circa 10 miliardi il giro d’affari legato al gioco illegale.”.
Per quanto riguarda la situazione pugliese, nonostante l’AAMS (Azienda autonoma Monopoli di Stato) si rifiuti categoricamente di fornire i dati sul gioco d’azzardo patologico a livello provinciale e regionale con spiegazioni “quantomeo discutibili – secondo i pentastellati –come ad esempio la necessità di evitare facili strumentalizzazioni”, stando al “Rapporto del gioco legale ed illegale nelle provincie italiane e l’usura collegata” presentato dalla “Consulta nazionale antiusura” a Bari, la spesa pro capite media è di oltre 1000 euro/anno “Solo nella nostra regione – commentano i cinquestelle – il gioco d’azzardo costa ai pugliesi circa 4 miliardi di euro”. A livello nazionale invece dal 2007 al 2013 gli incassi del Gioco d’azzardo si sono più che decuplicati passando da 7 mld di incassi a 90 mld. Secondo i dati forniti dall’associazione delle sale da gioco autorizzate Agipro e dalle forze dell’ordine, nel 2014 in Puglia ci sono state 2 agenzie non autorizzate per ogni punto scommesse regolare. Parliamo dei Centri Trasmissione Dati senza autorizzazione(raddoppiati dal 2013 a 1.500 mentre circa 800 sono le sale regolari) che non sono vincolati da nessuna legge.
Ma chi sono le vittime del gioco d’azzardo? “Appartengono a tutte le categorie sociali – spiegano i consiglieri M5S – ma è chiaro che chi ne paga più pesantemente le conseguenze sono gli appartenenti alle fasce di popolazione più povere o deboli quali anziani o padri di famiglia che tentano “la fortuna” finendo in una spirale autodistruttiva. La Ludopatia – proseguono – non è solo un fenomeno sociale, ma una vera e propria malattia, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare o fare scommesse, chi ne è affetto trascura lo studio, il lavoro, finanche gli affetti e può arrivare a commettere furti o frodi o addirittura spingersi al suicidio.”
Nel corso della conferenza stampa odierna i consiglieri M5S hanno poi sviscerato alcuni numeri sul fenomeno: nel 2014, lo Stato ha incassato 8 miliardi ma secondo il Codacons ne ha spesi circa 6 per costi sociali per i giocatori d’azzardo. In Italia ci sono 2 milioni a rischio di dipendenza e 800.000 giocatori patologici. Tuttavia il bacino di giocatori è di 30 milioni di persone, secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità sono circa 1.800.000 gli italiani a rischio. I giovani coinvolti, secondo l’Istituto di fisiologia clinica Cnr di Pisa, sarebbero quasi 600.000, con un incremento annuo del 13 per cento circa
I consiglieri M5S regionali hanno poi annunciato le iniziative che attiveranno nel corso della settimana. Prima tra tutte la presentazione in consiglio regionale di una mozione per la costituzione dell’Osservatorio Regionale sul GAP: “Secondo la legge regionale 43/2013 in Puglia dovrebbe esistere un Osservatorio regionale che tuttavia non è mai stato istituito. Con la nostra mozione chiediamo alla Regione di correre immediatamente ai ripari. Proporremo inoltre ai consigli comunali pugliesi di approvare un regolamento comunale che limiti la proliferazione dei centri scommesse e delle attività che installano slot machines e apparecchi che possono provocare dipendenze. Con l’aiuto dei nostri attivisti sul territorio, realizzeremo inoltre una mappatura nei comuni delle sale da gioco e dei punti vendita in cui si esercita l’offerta di scommesse. In ultimo i nostri gruppi locali promuoveranno una serie di incontri di sensibilizzazione sul tema. E’ il caso di dirlo: in gioco c’è la vita dei pugliesi.”
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