Ilva, Emiliano: “Il Governo deve dirci cosa vuole fare”
«Immagino che stiano facendo il punto della situazione perché è chiaro che la vicenda del mancato arrivo del danaro dalla Svizzera provoca l’intoppo di tutto il meccanismo legato ai decreti Ilva. Quindi la situazione è particolarmente difficile da superare ed questa è la ragione per la quale ho chiesto immediatamente un incontro, perché voglio sapere dal governo cosa vogliono fare». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, a margine di un convegno sul Mezzogiorno, che si è tenuto a Bari, all’indomani della decisione del Tribunale di Bellinzona che, su richiesta delle figlie di Emilio Riva, ha impedito lo sblocco di 1 miliardo e 200 milioni di euro che erano stati sequestrati agli ex proprietari dell’Ilva di Taranto e si sperava che fossero destinati ai lavori di recupero ambientale del siderurgico.
Ieri il governatore ha chiesto un incontro al primo ministro Matteo Renzi proprio per discutere del destino dell’azienda. «Non nascondo che avevo facilmente preconizzato una situazione del genere qualche mese fa», ha aggiunto. «Le alternative sono tante. Una sola non è data, sbagliare la mossa e determinare contemporaneamente la chiusura della fabbrica e la non riambientalizzazione. Significherebbe perdere su tutti e due le sfide che il governo ha lanciato. Questo non è possibile. Quindi bisogna che il governo ci faccia sapere in qualche maniera pensa di intervenire su queste due vicende. La vicenda l’ha gestita in esclusiva, noi purtroppo abbiamo potuto osservare solo dall’esterno. Adesso però si deve trovare una soluzione. Non spetta a me parlare, anche perché temo che se parlo peggioro la situazione, quindi aspetto, però voglio essere informato di quello che si pensa di fare». E sul fatto che la leader della Cgil Susanna Camusso ha auspicato oggi l’intervento finanziario pubblico, Emiliano ha detto che «il pubblico c’è già dentro, è il governo che guida la fabbrica». (AdnKronos)