Autovelox: la rivoluzione parte da Taranto
Autovelox: la rivoluzione parte da Taranto. Una sentenza del Giudice di Pace emessa nel capoluogo jonico potrebbe invalidare molte multe per eccesso di velocità. Infatti in molti casi si potrebbe ravvisare il “vizio di forma” nella cartellonistica stradale che precede il dispositivo che monitora l’andamento dei veicoli. La presenza dell’autovelox deve essere segnalata da specifica cartellonistica stradale almeno 400 metri prima del luogo in cui è posto l’apparecchio, così come chiarito dal Ministero degli Interni.
Non è invece obbligatorio per legge il posto di blocco della polizia che non deve pertanto neanche contestare nell’immediato l’infrazione. Questo è vero in particolare per le strade a scorrimento veloce, come autostrade e strade extraurbane principali o altre arterie individuate con decreto dal Prefetto. In questi casi il cartello deve riportare non solo la consueta dicitura “Attenzione velocità controllata con dispositivo elettronico” ma l’aggiunta specifica “e con esonero della contestazione immediata, come da decreto Prefetto di…”. Altrimenti la multa può essere annullata, rifacendosi proprio al pronunciamento del dottor Martino Giacovelli nello scorso maggio.
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Le cinture di sicurezza sono obbligatorie non solo sul sedile anteriore ma anche quello posteriore, dove praticamente non vengono (quasi) mai usate. Ma quali sono le sanzioni per chi non indossa questi dispositivi di sicurezza che, in caso di incidente, fanno la differenza tra la vita e la morte? Il conducente risponde per sé e per i passeggeri minorenni non assicurati agli appositi seggiolini omologati, che sono obbligatori fino al compimento dei 3 anni ed una statura inferiore e a 1,50 m. A meno che a bordo non ci sia il genitore o un altro adulto a cui è affidato il minore che risponde per l’insufficiente vigilanza. La multa varia da un minimo di 80,00 euro ad un massimo di 323,00 euro oltre alla decurtazione di 5 punti sulla patente. Quando invece il passeggero è maggiorenne risponde in prima persona per il mancato uso della cintura di sicurezza con la multa, mentre non è prevista la sottrazione di punti né per il trasportato né per il conducente. L’importanza di questi dispositivi di sicurezza si incrocia con l’incidenza della mortalità negli incidenti stradali. Secondo l’European Transport Safety Council, infatti, nel 2012 le cinture sono state determinanti nel salvare 8.600 vite, mentre nel 2013, il 60% delle 1.900 vittime degli incidenti avvenuti in Europa nel 2013, non indossava la cintura di sicurezza.
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Guidare senza aver conseguito la patente costa caro. Sono state aggiornate le nuove tabelle relative alle sanzioni da applicare nel caso in cui venga fermata una persona al volante senza la relativa patente. Si passa dal minimo di 5 mila euro ad un massimo di 30 mila euro. Un incremento considerevole se si pensa che fino a poco fa le multe non superavano i diecimila euro. Tuttavia la guida senza patente non sporca più la fedina penale. Infatti è stato depenalizzato il reato, contenuto nel decreto approvato lo scorso venerdì dal Governo.
A cura di Fabiana Di Cuia, laureata con lode in Scienze della Comunicazione – Giornalista – Insegnante di Scuola Guida, abilitata dal 2003.
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