Sì alla commercializzazione delle barbatelle, ma solo dopo il trattamento con acqua calda. E’ quanto ha stabilito la Commissione europea che oggi ha varato delle modifiche alle misure richieste all’Italia per fronteggiare l’emergenza Xylella in Puglia. “Queste modifiche potevano essere una buona occasione per rivedere delle scelte sbagliate – dice Rosa D’Amato, eurodeputata del Movimento 5 Stelle – Ma purtroppo è stata un’occasione persa. Stabilire solo oggi, con mesi di ritardo, che la commercializzazione delle barbatelle è possibile solo dopo la termoterapia, significa di fatto bloccare definitivamente l’export. Il trattamento comporta costi e tempi aggiuntivi, incompatibili con le ragioni di mercato. La burocrazia europea si è mossa con estrema lentezza, seguendo i ‘consigli’ francesi e condannando la viticoltura pugliese”. La D’Amato attacca anche su un altro punto: “Abbiamo appreso che il commissario Andriukaitis si sia lamentato con il ministro Martina dei ritardi nell’attuazione delle misure anti-Xylella in Puglia ancora prima che la visita degli ispettori fosse terminata. Non vorrei che, a prescindere dagli enormi danni che stanno subendo gli agricoltori pugliesi, Bruxelles abbia già pronta una procedura d’infrazione contro l’Italia. Il governo sia trasparente almeno su questo punto. Noi, dal canto nostro, daremo battaglia per fermare questo ulteriore schiaffo al nostro territorio e alla nostra economia”.