Ricoverata per un calcolo renale morì a 27 anni

0

sanitaValeria Lepore un’agente di polizia penitenziaria originaria di Toritto, è morta a 27 anni a seguito di un ricovero per un calcolo renale e dopo un calvario in tre ospedali: il Giannuzzi di Manduria, il SS. Annunziata di Taranto e il Policlinico di Bari. 

“Un ennesimo vergognoso caso di malasanità – questo il primo commento i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Mario Conca e Marco Galante –  “abbiamo presentato un’interrogazione urgente indirizzata al presidente Emiliano nella quale esponiamo la vicenda, occorsa tra il 12 ed il 17 luglio 2014 ponendo la vicenda alla sua attenzione ed al quale chiediamo anche di valutare un possibile danno erariale per interventi probabilmente inappropriati e rimborsati in DRG dal sistema sanitario regionale”.

Valeria, originaria di Toritto, si trovava con la famiglia a San Pietro in Bevagna, in provincia di Taranto, per trascorrere le vacanze estive. Nella notte tra il 12 e il 13 Luglio entra in codice verde all’Ospedale Civile di Manduria, accusando dolori nella zona renale. Solamente alle 10.30 del mattino, a seguito di un’ecografia, si evidenzia la presenza di un calcolo renale. Segue ricovero presso il reparto di Urologia dell’Ospedale di Taranto nel quale, nel pomeriggio, le viene somministrata una fiala di Rocefin. Da quel momento Valeria iniziò ad accusare annebbiamento della vista, debolezza, febbre, forti tremori e una pressione che raggiungerà in serata i valori di 75 su 35.

“Riportiamo testualmente il racconto del padre della ragazza – raccontano i consiglieri pentastellati – il quale ci ha raccontato che gli veniva detto che la situazione non era grave e che avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento di routine. Questo nonostante la figlia con il passare delle ore stesse sempre peggio”.

Valeria è entrata in sala operatoria la mattina del 13 Luglio, le sue condizioni peggiorano e alla fine viene trasferita in rianimazione al Policlinico di Bari. Il decesso viene certificato alle 14.06 del 17 Luglio. La famiglia sporge denuncia prima a Taranto e poi a Bari, interroga ministri, assessori, prefetti: nessuna risposta. “La nostra interrogazione – dichiarano i consiglieri Conca e Galante –è stata depositata in contemporanea con una lettera sottoscritta da diverse associazioni impegnate nel miglioramento della sanità pubblica e con la quale si chiede la sospensione dal servizio di medici ed infermieri coinvolti nel caso.”

Per dibattere di questo ed altri casi di malasanità e malagiustizia, l’associazione di volontariato “Valeria Lepore” ha organizzato un convegno che si terrà Lunedì 23 Novembre alle ore 10 presso l’aula magna dell’ateneo Università degli studi di Bari e che vedrà anche la partecipazione del consigliere regionale Mario Conca. Con l’intervento di relatori di qualità ed esperti si aggiornerà l’assemblea dei partecipanti sullo stato dell’arte in materia di legge, giurisprudenza e prassi circa la prevenzione e la repressione dei casi di malasanità.

Lascia un commento