L’Europa a Taranto: si fa il punto sulla prima fase del progetto “Atelier”
Da città vittima dell’inquinamento a parco territoriale. Conclusa la prima fase di ‘Atelier Taranto’, architetti, paesaggisti, urbanisti, sociologi, storici, biologi, fotografi, musicisti ed esperti di bonifica ambientale che hanno sviluppato e stanno sviluppando progetti, visioni e idee per la città, il porto e il territorio di Taranto, si incontreranno giovedì 26 e venerdì 27 novembre nel capoluogo ionico, per confrontarsi sui primi risultati. Lo faranno con autorità locali, nazionali ed internazionali e con i cittadini, mettendo in risalto scenari concreti di un rinnovato ed innovativo sviluppo urbano.
Promotore del progetto multidisciplinare e multiculturale, e che vede nell’apporto di numerose realtà tarantine un punto di forza, è UNLAB uno studio associato di architettura, con sede a Rotterdam, un laboratorio internazionale di ricerca e sviluppo nei campi dell’architettura, del disegno urbano e del paesaggio. UNLAB, fondato nel 2012 dall’architetto Andreas Faoro e dall’urban designer Francesca Rizzetto, realizza ricerche, progetti, workshop, discussioni pubbliche ed eventi, studiando strategie di intervento che riguardano i processi di trasformazione della condizione urbana contemporanea ed entrando in relazione con gli attori e i protagonisti di tale trasformazione.
Atelier Taranto è un laboratorio urbano per la città jonica, supportato dall’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia e dalle Industrie Creative olandesi insieme a Comune di Taranto, Autorità Portuale di Taranto, Ordine degli architetti di Taranto, Legambiente Taranto.
Atelier Taranto in questi mesi ha perseguito l’obiettivo della costituzione di una piattaforma interculturale, per lo scambio di principi, esperienze, metodologie, che nel corso del tempo si è ampliata al fine di consentire e costruire un laboratorio pro-attivo permanente. Allo stesso tempo la piattaforma, in concerto con tutte le parti in causa, ha sviluppato progetti riguardanti “Taranto città-parco”: il territorio ed il sistema delle masserie, il centro storico con il Borgo e la Città vecchia, i quartieri di Tamburi e Paolo VI ed il porto.
Il prossimo passo sarà la redazione di un nuovo strumento urbanistico di sviluppo territoriale, denominato “Taranto Visions”, di cui saranno parte integrante anche temi come cibo, acqua, energia. Il programma dettagliato della due giorni, con i nomi di chi interverrà (istituzioni internazionali, nazionali e locali), gli orari ed i luoghi, verrà fornito nel corso della conferenza stampa che si svolgerà mercoledì mattina alle 11.30 nella sede dell’Ordine degli Architetti di Taranto, in via Blandamura 10.