Curare il corpo e l’anima: in un seminario le nuove frontiere della guarigione
TARANTO – «Il cancro è una reazione normale ad un ambiente e ad uno stile di vita patologici. Ciò che serve è una nuova strategia di lotta alla malattia. Il vero nemico sono le cause. Se le individuiamo, possiamo rimuovere anche gli effetti e rendere più facile la via della guarigione». Il dottor Claudio Pagliara, oncologo brindisino, esperto di medicina olistica, sintetizza così l’approccio che caratterizza la sua attività contro il cancro. Di questo e di molto altro parlerà nel corso del seminario teorico-esperienziale “La via della guarigione: il potere è dentro ognuno di noi”, che terrà insieme alla psicologa Carmen Di Muro, il 5 e il 6 dicembre all’hotel Acropolis.
Il corso si annuncia suggestivo e particolarmente interessante. E non è un caso che sia stato organizzato proprio a Taranto, un territorio segnato dall’alta incidenza di patologie tumorali, già dall’età infantile, a causa di un inquinamento industriale che imperversa da decenni. L’idea che viene lanciata appare rivoluzionaria ed apre l’orizzonte ad una nuova forma di cura e guarigione, attraverso le Medicina Olistica e la PsicoQuantistica, che non ambiscono a sostituire la medicina tradizionale ma ad integrarla. E’ un messaggio da metabolizzare subito per non correre il rischio di vedere i due approcci in contrapposizione.
«E’ stato condotto uno studio su cento donne con il tumore alla mammella già con metastasi: un gruppo di pazienti è stato trattato con le cure normali – ha spiegato l’oncologo durante la presentazione del seminario tenuta questa mattina – l’altro gruppo ha ricevuto un trattamento supplementare che consisteva in un incontro a settimana con le altre donne e degli esperti di medicina olistica. Bene, per questo secondo gruppo i casi di guarigione sono stati in media il doppio rispetto all’altro gruppo».
E’ chiaro, quindi, che non c’è da sostituire il farmaco, ma da combinarlo ad altro. Non si tratta di curare solo il corpo, ma anche l’anima. «Lo affermava già Ippocrate: quando si consuma l’anima, si consuma anche il corpo – ha evidenziato il dottor Pagliara – purtroppo nel Seicento si è persa questa attenzione nei confronti dell’anima e della dimensione immateriale». L’idea di fondo è che “dentro di noi esiste un potere di gran lunga superiore a quello di qualsiasi farmaco”. Una posizione che non viene digerita bene dall’universo che gravita intorno alle industrie farmaceutiche. Da qui, ovviamente, la difficoltà a scardinare vecchie convinzioni e ad aprire varchi anche nel sistema sanitario pubblico.
«C’è una timida apertura da parte degli ambienti sanitari – ha dichiarato la dott.ssa Di Muro – ci sono dei centri che forniscono questo tipo di trattamento. A Bologna, ad esempio, ce n’è uno dove il paziente oncologico viene trattato nella sua dimensione di anima, psiche e corpo. Si pratica la meditazione in ospedale. C’è un reparto ad hoc dove il paziente viene curato in un ambiente Zen. Ci sono dei segnali di apertura anche all’Ayurveda o al Reiki in ospedale, dove vengono acquisite conoscenze derivanti dalla medicina orientale. L’uomo non è solo materia: è lo spirito che ci permette di superare le grandi avversità della vita, comprese la malattie. Il primo cancro è di natura spirituale, dovuto ad una cattiva gestione della nostra dimensione immateriale. L’approccio olistico ci permette non solo di curare, ma anche di prevenire perché ci porta ad una presa di coscienza del potere della nostra interiorità (energie, emozioni) che impatta anche sul corpo».
Inevitabile, poi, un cenno all’emergenza ambientale e sanitaria tarantina legata all’inquinamento e in particolare alla presenza dell’Ilva, il siderurgico più grande d’Europa. Anche in questo caso, secondo Pagliaro, la via da seguire dev’essere rivoluzionaria: una vera e propria riconversione mentale e culturale. «Lo sviluppo economico non è un fine ma uno strumento per raggiungere la gioia e il benessere della società – ha detto – altrimenti ciò che si ottiene è un’economia patologica. Comunque, non bisogna solo liberarsi degli agenti cancerogeni e incentivare i fattori protettivi. Occorre liberarsi anche dall’inquinamento spirituale. Il nostro destino dipende da quanta energia vitale c’è in ognuno di noi».
Conciliando la medicina olistica con quella quantistica – è stato spiegato dai due esperti – si può giungere ad un sistema di guarigione profonda in grado di contemplare l’individuo nella sua totalità: fisica, mentale e spirituale. Mentre nella medicina tradizionale, l’uomo si ritrova a svolgere un ruolo prevalentemente passivo, con questo tipo di medicina ogni individuo gioca un ruolo attivo rendendosi responsabile della propria salute e della propria malattia. Si tratta, pertanto, di cominciare un percorso di sviluppo delle potenzialità del paziente in un cammino terapeutico improntato sulla crescita interiore.
Il seminario in programma il 5 e il 6 dicembre non è rivolto soltanto a chi è malato e vuole essere aiutato a guarire, ma anche a medici, psicologi, operatori sanitari e qualsiasi persona che abbia il desiderio di accrescere le proprie conoscenze e apprendere tecniche utili per promuovere con maggiore efficacia ed efficienza il benessere psico-fisico. Si comincia sabato 5 dicembre, dalle 9 alle 13, e dalle 14.30 alle 19. Si riprende domenica 6 dicembre, dalle 9 fino alle 13. Per ricevere informazioni dettagliate sul seminario si può scrivere a corsi.seminari@gmail.com oppure chiamare al seguente numero: 320.2978753.
Alessandra Congedo