Ambiente News Ilva, un caso di mancato rispetto ambientale – Ecco cosa dice un rapporto realizzato per il Parlamento europeo admin 18 Novembre 2015 0 InchiostroVerde è venuto a conoscenza di un progetto per l’ENVI, Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento europeo (PE). Nell’ambito di questo progetto, Grazia Maria Vagliasindi, Università di Catania, e Christiane Gerstetter, Ecologic Institute, hanno realizzato un rapporto sull’Ilva di Taranto e sul suo impatto sull’ambiente e sulla salute. Nel documento vengono illustrate le conseguenze prodotte dal mancato rispetto della legislazione ambientale e le responsabilità delle autorità nazionali che non riescono a far rispettare le norme ambientali. Di seguito, forniamo una sintesi del rapporto realizzato tra luglio e ottobre 2015, con il finanziamento del Parlamento Europeo – Direzione Generale per le Politiche Interne. Un impianto di acciaio di grande interesse pubblico Il caso dello stabilimento siderurgico ILVA di Taranto e il suo impatto non solo hanno preoccupato la società e le autorità italiane per più di due decenni; il caso ha attirato l’attenzione delle istituzioni europee. Già nel 1990, il governo italiano ha dichiarato l’area dello stabilimento una zona ad elevato rischio di crisi ambientale. L’inquinamento derivante dal funzionamento dell’impianto è stato collegato a una più alta incidenza media di alcune malattie e di un aumento del numero di morti in zone vicine allo stabilimento; inoltre, altri settori economici (ad esempio agricoltura locale) hanno subito effetti negativi. Oltre a mostrare le conseguenze della non conformità ambientale delle imprese, il caso evidenzia anche le complessità politiche e giuridiche coinvolte nell’affrontare un caso di non conformità ambientale in un impianto delle dimensioni dell’ILVA, la cui importanza economica si estende oltre il livello locale. La presente informativa fornisce una panoramica sulla storia dell’impianto e delle misure giuridiche adottate per affrontare il fallimento della società nel conformarsi alla normativa ambientale applicabile, nonché gli impatti ambientali, economici e sanitari della mancanza di rispetto ambientale. Risposte delle autorità nazionali e della Commissione europea Partendo dal 1990, le autorità e la magistratura italiana hanno adottato diverse misure volte ad obbligare i gestori dell’impianto a portare l’impianto in conformità alla normativa ambientale applicabile, a punire i responsabili per lo scarso rendimento ambientale degli impianti e per garantire che i danni siano sanati. Tuttavia, le autorità ei giudici non si sono trovati sempre d’accordo sulle risposte giuridiche e politiche, portando ad una serie di decisioni a volte contraddittorie. La Commissione europea è intervenuta anche avviando una procedura di infrazione in due occasioni, una delle quali ha portato a una decisione della Corte di giustizia che contesta all’Italia di non aver applicato correttamente la relativa legislazione UE. Pertanto, il caso illustra anche le potenzialità che la Commissione UE ha nello stimolare gli Stati membri per garantire che le imprese siano conformi alla legislazione ambientale dell’UE, ma anche i limiti di tale potenziale. Raccomandazioni per il Parlamento europeo Il briefing (rapporto) si conclude osservando che le opzioni del Parlamento Europeo per l’azione in una situazione che è soprattutto di competenza delle autorità nazionali sono piuttosto limitate.Tuttavia, il Parlamento Europeo potrebbe adottare le seguenti misure: – Dovrebbe continuare a monitorare la situazione, in particolare per quanto riguarda la conformità della società con il permesso rinnovato. – Dovrebbe valutare attentamente le implicazioni del caso Ilva in relazione alla necessità di armonizzazione delle norme in materia di monitoraggio e di controllo a livello comunitario, per esempio attraverso una direttiva in materia. Il Parlamento europeo in tale contesto dovrebbe anche prendere in considerazione le esperienze raccolte con l’attuazione della direttiva sulle emissioni industriali che impone agli Stati membri di istituire un sistema di ispezioni per gli impianti coperti dalla direttiva. Raccomandazioni per la visita nello stabilimento di Taranto Le domande che la delegazione del Parlamento europeo potrebbe rivolgere durante la visita ai rappresentanti della società/commissario straordinario: quali progressi ha fatto l’Ilva per avvicinare la situazione dell’impianto a quanto richiesto dal permesso IPPC (“Autorizzazione Integrata Ambientale”)? Quali passi ha fatto l’Ilva per implementare le migliori tecniche disponibili? Quali ulteriori azioni sono previste? Domande da porre ai rappresentanti di organizzazioni della società civile e gli enti locali: quali sono le vostre richieste nei confronti della società e le autorità competenti (per esempio, compensazione, pulizia del sito)? Pensate che le azioni intraprese dalle autorità e dal tribunale siano sufficienti, ad esempio, sono adeguate e proporzionate rispetto al carattere e alla quantità quantità del danno prodotto? Altre domande ai rappresentanti della società/commissario straordinario: quali sono i vostri progetti per la compensazione di chi ha subito un danno come conseguenza dell’inquinamento proveniente dall’Ilva? Per i rappresentanti di varie istituzioni: qual è la sua opinione sugli effetti di una chiusura dello stabilimento ILVA sulla regione (tra cui ad esempio il turismo), i suoi abitanti e l’ambiente? Link per scaricare il documento nella versione integrale (in lingua inglese): http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/IDAN/2015/563471/IPOL_IDA%282015%29563471_EN.pdf Continue ReadingPrevious Ilva, Cgil: “Due incidenti in due giorni non sono tollerabili”Next Ilva, Cataldo Ranieri: «Così muore un lavoratore» More Stories News Suo figlio è nei GUAI, mi paghi e lo aiuto | Purtroppo la storia è sempre la stessa: questa truffa sta colpendo ovunque Francesca Guglielmino 22 Novembre 2024 News Bollette, ecco le 6 MOSSE per risparmiare sin da subito | Col Natale alle porte, approfittane: non ti resta molto Francesca Guglielmino 22 Novembre 2024 News Ansia e stress, ne soffrono in molti ma non tutti sanno quale sia la causa | Per fortuna Amelia ha la SOLUZIONE: da domani relax assoluto Francesca Guglielmino 22 Novembre 2024 Lascia un commentoDevi essere connesso per inviare un commento.