“I rimpianti non siano la foglia di fico per coprire gli abbattimenti: oggi, le priorità sono fermare eradicazioni e uso intensivo di pesticidi, e potenziare tutte quelle buone pratiche che permettono ai terreni e alle piante di essere più resistenti, rafforzando i controlli e la ricerca scientifica in merito. E’ questa, come hanno ribadito a Bruxelles i ricercatori che si sono occupati di casi simili in California e Brasile, la strada migliore per fare in modo che il contrasto alla Xylella non si risolva in una inutile e pericolosa distruzione del patrimonio di ulivi e viti della Puglia”. Lo ha detto l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, commentando la notizia del presunto ok dell’Ue ai rimpianti di ulivi in Puglia. “Questa notizia va verificata – spiega D’Amato – Ieri, nel suo incontro con il commissario Andriukatis, il ministro Martina si è piegato ancora una volta all’illogicità degli abbattimenti vaneggiando sull’idea di un ‘Salento-laboratorio” di una ricerca volta a ‘individuare al più presto le varietà di ulivo più resistenti alla Xylella. A parte il fatto che una tale ricerca richiederà del tempo – continua l’eurodeputata pugliese – il problema che abbiamo di fronte non è trovare le ‘varietà più resistenti’, ma rendere da subito più resistenti tutti gli ulivi della regione, debilitati da anni di utilizzo di sostanze chimiche. E’ quello che hanno già fatto in California. Il tentativo di Commissione Ue e del governo italiano di far finta di nulla non solo è sospetto, ma è anche e soprattutto uno schiaffo gigantesco alla Puglia”.