Ilva, Fim Cisl: «Chiarezza sull’accaduto. Basta continuare a piangere morti»

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Lo stabilimento Ilva visto dai tetti del quartiere Tamburi, 19 settembre 2013.ANSA / CIRO FUSCO«Sono due anni che continuiamo a vedere incidenti mortali», commenta il segretario generale della Fim-Cisl nazionale, Marco Bentivogli. «Tutto questo è inaccettabile. Evidentemente – aggiunge – si stanno facendo delle sottovalutazioni che bisogna immediatamente recuperare. Serve una più prevenzione capillare e una manutenzione adeguata degli impianti. Un incidente che, circostanza vuole, avviene proprio in concomitanza della riunione del comitato del settore siderurgico di IndustrialAll, il sindacato europeo dell’industria metalmeccanica che si apre oggi, e proseguirà domani, a Taranto. È  un brutto segnale. A seguito dell’incidente mortale capitato al lavoratore della  ditta Pitrelli – conclude Bentivogli – Fim, Fiom  e Uilm hanno proclamano uno sciopero dei lavoratori sia dell’Ilva che degli appalti dalle ore 11 di oggi fino alle 7 di domani».

Amarezza e vicinanza alla famiglia dello sfortunato lavoratore anche all’interno della Fim-Cisl Taranto Brindisi. Categorico l’intervento del giovane segretario generale, Valerio D’Alò.

«Vogliamo vederci chiaro sulle dinamiche che hanno portato questa mattina alla morte del nostro collega Cosimo Martucci, di soli 49 anni, della ditta d’appalto Pitrelli. Non è accettabile, nonostante mille proclami – afferma Valerio D’Alò – che si esca di casa per andare a lavorare senza farvi ritorno. Bisogna aumentare la vigilanza sulle modalità con cui operano le ditte di appalto all’interno dello stabilimento Ilva. Bisogna migliorare le condizioni di sicurezza di questi lavoratori che, mai in nessun caso, devono essere classificati come lavoratori di serie “b”. Queste condizioni – chiude D’Alò – si realizzano anche attraverso un soggetto siderurgico che ancora aspettiamo, che possa garantire la gestione industriale e con essa i necessari investimenti sulla sicurezza».

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