Approda a Taranto il Comitato del settore siderurgico di IndustriAll Europe
Approda a Taranto il Comitato del settore siderurgico di IndustriAll Europe, il sindacato internazionale dell’industria al quale sono affiliate la Fim-Cisl, la Fiom-Cgil e la Uilm-Uil. IndustriALL europea dei sindacati rappresenta 6,9 milioni di lavoratori e lavoratrici nelle catene di approvvigionamento nel settore manifatturiero, minerario e dell’energia in tutta Europa. IndustriALL Europa nasce per proteggere e promuovere i diritti di questi lavoratori. Nata con l’intento di favorire un’economia sostenibile, che concili gli obiettivi ambientali con la competitività e la creazione di posti di lavoro di qualità.
Il Comitato si riunisce per la prima volta a Taranto, dove sorge una delle acciaierie più grandi d’Europa, l’Ilva, che oggi si trova a “pagare” dazio – in termini di competitività – a seguito dei ritardi nell’adeguamento dei suoi impianti alle normative vigenti. IndustriAll punta su un modello della produzione di acciaio sano, tale da consentire una produzione per un’economia a basse emissioni di CO2. L’acciaio è la spina dorsale delle industrie manifatturiere europee ed è quindi essenziale per la futura crescita economica dell’Europa. L’acciaio è un materiale riciclabile all’infinito e permanente che contribuisce alla riduzione delle emissioni significative e guadagni di efficienza energetica nel suo ciclo di vita attraverso le applicazioni di innovazione e di prodotto, contribuendo così alla cosiddetta economia circolare.
Nel Ventunesimo secolo, caratterizzato da economie emergenti, milioni di consumatori appartenenti alla nuova classe media e mercati interconnessi utilizzano ancora sistemi economici lineari ereditati dal Diciannovesimo secolo. Se vogliamo essere competitivi dobbiamo trarre il massimo dalle nostre risorse, reimmettendole nel ciclo produttivo invece di collocarle in discarica come rifiuti. Anche diverse multinazionali nel mondo hanno avviato progetti in direzione di un’economia circolare (Cisco, Kingfisher, Philips) e molte altre (come Coca Cola e Ikea) partecipano attivamente al lavoro di un’importante fondazione britannica, la Ellen MacArthur Foundation, nata proprio con questo obiettivo. In sintesi, un’economia pensata per potersi rigenerare da sola.
Il cambiamento climatico è una sfida mondiale. Pertanto, gli sforzi concertati a livello globale, che si traduce in un accordo internazionale giuridicamente vincolante, sono il modo migliore per affrontarlo. IndustriAll Europe, il 9 novembre scorso, insieme ai sindacati e lavoratori delle acciaierie del Regno Unito, ha organizzato una manifestazione simbolica a Bruxelles di fronte alla sede del Consiglio Europeo, per chiedere misure di emergenza per sostenere l’industria siderurgica europea.
“Chiediamo alla Commissione Europea di convocare nelle prossime settimane una riunione del Gruppo di alto livello sull’acciaio, in cui sono rappresentate anche le parti sociali, per discutere queste misure”, ha dichiarato Bart Samyn, Segretario Generale aggiunto di IndustriAll Europe.
Tematiche che, martedì e mercoledì, saranno approfondite a Taranto durante la riunione del Comitato del settore siderurgico di IndustriAll Europe, alla quale parteciperanno una cinquantina di rappresentanti sindacali e dei lavoratori provenienti da dodici paesi della UE. Il 17 novembre, nell’auditorium dell’Istituto Tecnico Pacinotti – dalle ore 9,00 alle 17,00 – su questi temi si confronteranno illustri esperti: Michael Bach, presidente del Comitato dei Metalli di base; Philippe Morvannou, Syndex effettuerà una panoramica della situazione economica e sociale nel settore siderurgico. Scambio di opinioni sulla situazione nei diversi paesi e le imprese. I rapporti da parte dei partecipanti e discussione generale. I lavori di martedì si chiuderanno con la relazione sulle attività SSDC acciaio, a cura di Isabelle Barthès e Enrico Gibellieri. La due giorni terminerà mercoledì mattina con una visita nel sito produttivo dell’Ilva.